coronavirus-test-rapido-30-minutiL’Oms accelera contro il Coronavirus, arriva il test rapido: esito in 30 minuti.


L’iniziativa è stata lanciata dall’OMS, dalla Commissione europea, dalla Fondazione Gates e dal governo francese.

Ecco di cosa si tratta nello specifico.

Coronavirus, test rapido con esito in 30 minuti

In buona sostanza il nuovo test rapido per il Coronavirus è simile a quelli di gravidanza e dà risultati in 15/30 minuti. Con due linee blu che si formano sullo stick a indicare la positività al Sars-Cov-2.

Uno dei due test antigene rapidi ha già ottenuto il via libera dell’Oms mentre il secondo, stando ai media internazionali, dovrebbe ottenere l’autorizzazione a breve. Secondo i responsabili, entrambi presentano un margine di accuratezza del 97 per cento.

Come racconta il Guardian sono prodotti da due diverse compagnia con quello della su coreana SD BioSensor che ha ricevuto l’approvazione di emergenza dall’Organizzazione mondiale della sanità e l’altro della statunitense Abbott che dovrebbe ottenerla a breve.

Con un costo di circa 5 dollari l’uno, 120 milioni di questi test che danno l’esito in 15 o al massimo 30 minuti, saranno distribuiti prioritariamente a Paesi poveri o in via di sviluppo dove consentiranno lo screening di massa degli operatori sanitari, che muoiono in numero sproporzionato rispetto a quelli dei Paesi ricchi.

Accesso in via preferenziale ai Paesi in via di sviluppo, ma anche l’UE potrà beneficiarne

Anche i paesi dell’Unione europea potranno avere accesso in via preferenziale a questo prodotto, dal momento che fanno parte dell’Act accelerator. Il 20% della produzione resta comunque riservato ai Paesi in via di sviluppo.

Il governo britannico è desideroso di ottenere test rapidi contro i virus e ha già investito in test della saliva di fabbricazione britannica che richiedono entrambi circa 90 minuti.

Catharina Boehme, CEO della Foundation for Innovative New Diagnostics (Find) senza scopo di lucro, un attore chiave dell’iniziativa, ha affermato di aver immesso rapidamente ordini all’ingrosso per i test in modo che i paesi a basso e medio reddito non perdessero la corsa globale per i test rapidi.

Vediamo la pressione dell’offerta crescere rapidamente. Ecco perché abbiamo bisogno di questa garanzia di volume. Avevamo bisogno di garantire volumi per i paesi a reddito medio e basso, prima che tutti gli altri paesi effettuassero i loro ordini e le popolazioni povere perdessero di nuovo.

Per noi questo annuncio riguarda una collaborazione senza precedenti. Siamo davvero in grado di mostrare cosa si può ottenere quando il mondo e i principali partner sanitari globali si uniscono con una priorità condivisa”.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it