L’impennata della curva dei contagi si riflette in maniera sempre più evidente sull’aumento dei pazienti ospedalizzati: i dati.
Coronavirus, la fondazione GIMBE lancia l’allarme per l’aumento dei ricoverati in terapia intensiva.
Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE, ha dichiarato:
“Nell’ultima settimana continua l’ascesa del numero di nuovi casi e delle persone attualmente positive, conseguente sia all’incremento dei casi testati, sia al costante aumento del rapporto positivi/casi testati.
Inoltre, si consolida il trend in aumento delle ospedalizzazioni con sintomi e si impenna quello dei pazienti in terapia intensiva.
Si tratta di segnali che vanno tutti nella direzione di una ripresa dell’epidemia nel nostro Paese, sia in termini epidemiologici che di manifestazioni cliniche, proprio alla vigilia del momento cruciale della riapertura delle scuole”.
Coronavirus, ricoverati in terapia intensiva in aumento
Il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE registra nella settimana 26 agosto-1 settembre, rispetto alla precedente, un incremento
- del 37,9% dei nuovi casi (9.015 vs 6.538)
- e del 52,2% dei casi attualmente positivi (7.040 vs 4.625).
Aumentano anche
- i pazienti ricoverati con sintomi (1.380 vs 1.058)
- e quelli in terapia intensiva (107 vs 66).
Lieve incremento dei decessi (46 vs 40).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- Decessi: +6 (+15%),
- Terapia intensiva: +41 (+62,1%),
- Ricoverati con sintomi: +322 (+30,4%), Nuovi casi: 9.015 (+37,9%), Casi attualmente positivi: +7.040 (+ 52,2%), Casi testati +86.515 (+28%), Tamponi totali: +116.184 (+24%).
Cifre alla mano, i nuovi positivi sono oltre 26mila, la metà tra Lombardia (26,5%), Lazio (12,3%) ed Emilia-Romagna (11,4%), mentre nuovi casi settimanali sono balzati da 1.408 a 9.015.
Per Cartabellotta tutti “segnali che vanno nella direzione di una ripresa dell’epidemia nel nostro Paese, sia in termini epidemiologici che di manifestazioni cliniche, proprio alla vigilia del momento cruciale della riapertura delle scuole”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it