coronavirus-anac-procedure-di-garaLa precisazione arriva in riferimento a erronee interpretazioni, da parte di alcune stazioni appaltanti, delle indicazioni fornite per lo svolgimento delle procedure di gara.


Coronavirus: l’ANAC non ha mai stoppato le procedure di gara. Lo precisa l’Autorità tramite un recente comunicato stampa.

Con riferimento alla delibera 312/2020 l’Autorità nazionale anticorruzione precisa di non avere mai chiesto la sospensione di dette procedure. In considerazione della situazione attuale.

Anac si è limitata a suggerire “l’opportunità di differire l’avvio delle procedure di gara già programmate”. E ha suggerito di avviare soltanto quelle “ritenute urgenti e indifferibili”, assicurando tuttavia “la massima pubblicità e trasparenza delle determinazioni adottate”.

Al contrario, tale è la preoccupazione circa possibili ripercussioni negative sul comparto degli appalti pubblici, che l’Autorità con la segnalazione 4/2020 ha sollecitato Governo e Parlamento a individuare misure ad hoc in vista della cd. “fase 2”. In modo da scongiurare che l’applicazione delle disposizioni adottate in via generale per i procedimenti amministrativi possa comportare rilevanti problemi applicativi al settore.

Ne consegue pertanto che eventuali interpretazioni difformi, relative a una presunta richiesta di rinvio delle procedure di gara da parte dell’Autorità, è da considerarsi destituita di ogni fondamento.

Anac raccomanda inoltre alle stazioni appaltanti, che avviano procedure o nel caso di procedure in corso, di assicurare la massima pubblicità e trasparenza delle determinazioni adottate in conseguenza dell’emergenza sanitaria.

Infine, nella citata delibera, sono stati offerti suggerimenti anche con riferimento alla fase di esecuzione del contratto volti a scongiurare che le difficoltà operative direttamente connesse all’emergenza sanitaria potessero dar luogo all’applicazione di penali per i ritardi nell’esecuzione.

A questi link il testo dei documenti sopra citati:

Delibera 312 2020

Atto Segnalazione.n.4.2020

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it