coprifuoco-quando-cambiaSenza dubbio è stato uno dei punti più controversi degli ultimi giorni, ma l’intesa raggiunta potrebbe apportare nel breve termine delle modifiche.


Coprifuoco: accordo nella maggioranza di Governo, ecco quando cambia e quando potrebbe subire delle modifiche.

Ricordiamo che, allo stato attuale, anche dopo l’ultimo Decreto Legge, il Coprifuoco risulta fissato sempre alle ore 22.

Scopriamo adesso quali potrebbero essere gli scenari futuri.

Coprifuoco: quando cambia?

L’intesa è stata raggiunta dopo l’ordine del giorno votato alla Camera da tutte le forze che sostengono il Governo, anche dalla Lega. Bocciato invece l’ordine del giorno di Fratelli d’Italia, che voleva abolirlo già adesso.

In pratica, infatti, non sarà un’abolizione o una modifica immediata: la prima deadline è metà maggio. Ci sarà così un ‘tagliando’ sui limiti imposti dal decreto riaperture in base all’andamento di contagi e campagna vaccinale.

Pertanto, in base alla risoluzione delle forze di governo si farà una nuova valutazione in base agli ultimi dati aggiornati.

Quindi, se al momento è ancora fissato dalle 22 alle 5 di mattina, da metà maggio in poi potrebbe cambiare ed essere revisionato: Draghi, impegna l’esecutivo a valutare uno slittamento dell’orario rispetto alle 22 stabilito dal decreto riaperture, “anche rivedendo i limiti temporali di lavoro e spostamento“, si specifica.

Il coprifuoco allo stato attuale

In occasione della pandemia di COVID-19 in corso, i governi di alcuni Paesi hanno imposto il coprifuoco per periodi più o meno limitati nel tempo, nel tentativo di limitare le interazioni tra gli individui e ridurre così le occasioni di trasmissioni del virus.

In particolare in Italia il coprifuoco risulta introdotto dalla sera del 3 novembre 2020, quando ha ricevuto il via libera il quarto DPCM della seconda ondata.

Il decreto ministeriale, prevede un coprifuoco su tutto il territorio nazionale dalle ore 22.00 alle 5.00 del mattino successivo, con spostamenti consentiti in questa fascia oraria soltanto per esigenze lavorative o comprovati motivi di salute e necessità.

Ovviamente chi non rispetta questo orario di coprifuoco è soggetto a sanzioni amministrative o, in alcuni casi penali, previsti dall’attuale normativa di emergenza.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it