Presto arriverà il piano di razionamento dell’energia dal Ministero della Transizione ecologica, ma come funzioneranno i controlli sulla temperatura dei termosifoni? Vediamolo insieme.
Controlli temperatura termosifoni: la questione energetica ha portato ad un caro-benzina e un caro-energia quasi senza precedenti, mettendo in crisi famiglie e imprese.
Proprio per questo, il Ministero della Transizione Ecologica, sta mettendo a punto un nuovo piano di razionamento dell’energia.
Tra le varie proposte troviamo un taglio del 40% sull’illuminazione pubblica nelle aree urbane, lo smart working per i dipendenti della Pubblica Amministrazione e c’è anche la proposta di estendere l’ora legale a tutto l’anno, per ottenere un maggiore risparmio energetico.
Ma fra le misure, che sembrano ormai sicure, c’è l’abbassamento della temperatura dei termosifoni, non solo negli uffici pubblici, ma anche per i privati.
Ma come avverranno i controlli? Vediamolo insieme.
Controlli temperatura termosifoni: le misure del piano
Con l’arrivo dell’autunno e della stagione più fredda, il rincaro di energia e gas fa paura, sia alle famiglie che alle imprese. Per questo, è in fase di delineamento il nuovo piano di razionamento dell’energia da parte di Roberto Cingolani, che potrebbe essere pronto a partire dalla prossima settimana.
Tra le misure previste, c’è l’abbassamento dei termosifoni, sia negli edifici pubblici che nelle abitazioni private: si passerà, quindi, da 20 a 19 gradi.
Ma come saranno i controlli e cosa si rischia ad alzare la temperatura?
Per quanto riguarda gli edifici pubblici, i controlli saranno semplici, ma nelle abitazioni private come si potrà verificare il rispetto delle regole?
Controlli temperatura termosifoni: come avverranno?
I controlli nelle abitazioni private avverranno nei seguenti modi:
- Nelle abitazioni con riscaldamento centralizzato, sarà compito degli amministratori di condominio monitorare la temperatura;
- Per chi, invece, ha il riscaldamento autonomo, i controlli saranno molto più complicati da effettuare, per questo si punta ad una vasta campagna di sensibilizzazione sul risparmio energetico.
Per quanto riguarda, invece, uffici (pubblici e privati), edifici pubblici e scuole, ci saranno controlli a campione da parte della Polizia di Stato.
Ad oggi, per quello che sappiamo, non sono previste sanzioni nel piano di Cingolani, ma è possibile che verranno introdotte multe per chi non rispetta le regole.
Nel mentre, si continua con gli stoccaggi, con l’obiettivo di arrivare al 90% entro l’autunno, così da poter vivere più serenamente i prossimi mesi.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it