ludopatiaNasce una nuova importante iniziativa per il contrasto al gioco d’azzardo e alle ludopatie: un regolamento tipo che tutti i Comuni toscani potranno condividere e mettere in pratica nei loro territori.


 

Il documento è il frutto del lavoro del tavolo dedicato di Anci Toscana ed è stato presentato stamani in una affollata riunione nella sede dell’associazione a Firenze.

 

Il nuovo regolamento tipo (appena approvato dal Comune di Prato del sindaco e presidente Anci Toscana Matteo Biffoni, che ha fatto da ‘apripista’) introduce significative novità per l’apertura di centri scommesse e spazi per il gioco con vincita in denaro, ampliando la tipologia di luoghi da cui mantenere la distanza di 500 metri; vieta la pubblicità occulta; esclude i titolari di sale gioco da patrocini, agevolazioni e contributi erogati dai Comuni; ed infine offre sostegno economico a chi è in grave difficoltà a causa del gioco patologico, purché accetti un percorso di recupero e cura.

 

“Ogni giorno si rafforza una rete territoriale che già è attiva da molti anni per il sostegno di giocatori patologici e problematici e per il trattamento di questo fortissimo disagio, che finalmente inizia ad essere al centro dell’attenzione a tutti i livelli – sottolinea Sioma Neri sindaco di Pergine Valdarno –. Mi auguro che tutti i Comuni possano far proprio il regolamento, discutendolo e votandolo in tempi brevi nei rispettivi consigli comunali. Il gioco d’azzardo ha davvero assunto dimensioni rilevanti aumentando il rischio per molti soggetti, soprattutto quelli più vulnerabili, di una vera e propria dipendenza comportamentale con gravi disagi per la persona e compromissioni dell’equilibrio familiare, lavorativo e finanziario, fino all’indebitamento o all’assoggettamento a tassi usurai presso la criminalità organizzata, come sottolineato anche dalla Direzione Nazionale AntimafiaCon le nuove norme, non potranno nascere nuovi centro gioco entro 500 metri da locali di proprietà comunale, oratori, biblioteche, musei, giardini pubblici, ospedali, ambulatori medici, centri di primo soccorso, centri di recupero psichico e motorio, case di cura, strutture ricettive per categorie protette, fermate del pubblico trasporto, sportelli bancari o bancomat, agenzie di prestiti e pegni, ‘compro-oro’.

 

La sindaca Neri ricorda che Anci Toscana nel febbraio scorso ha presentato alla Regione un progetto per la formazione del personale comunale, con corsi ad hoc sulla conoscenza del fenomeno e delle norme regionali e nazionali per la prevenzione e il contrasto. “Il progetto – spiega ancora Simona Neri – è rivolto ai dipendenti responsabili dei regolamenti del commercio e agli agenti della polizia municipale addetti ai controlli sul territorio; sono previsti tre cicli di corsi sul territorio, una giornata di studio e la creazione di uno spazio web con l’archivio delle buone prassi dei comuni toscani nel settore. Mi auguro che la Regione accolga e finanzi il progetto, per poterlo mettere in atto il prima possibile”.