Contatori del gas, dopo il servizio de Le Iene: controllate i consumi. Questo è l’appello di CODICI, Associazione dei Consumatori.
La sostituzione dei contatori del gas non è obbligatoria per ogni consumatore. Lo ribadisce l’Associazione Codici, all’indomani della puntata della trasmissione Le Iene, che ripropone il pericolo truffe.
Nel corso di un servizio, è stato dimostrato che alcuni modelli dei nuovi tipi di contatori digitali segnano consumi anche se è stato chiuso il gas.
Si parla di un incremento che si aggira intorno ai 15 euro al mese. Il problema non sarebbe voluto, come riportato dal servizio della trasmissione Le Iene, ma c’è chi non segnala il malfunzionamento ai consumatori e così ci guadagna.
“Se il nostro contatore non ha più di 15 anni di attività – precisa l’Associazione Codici – non è necessaria la sostituzione. Invitiamo gli utenti a controllare i propri contatori, verificando la corretta registrazione dei consumi, e, in caso di irregolarità, ad inviarci una segnalazione, contattandoci al numero 06.5571996 o all’indirizzo email segreteria.sportello@codici.org”.
Qui il Video de Le Iene
Sicurezza dei Contatori
“Le anomalie nei consumi possono essere varie: occorre, infatti, capire se ci sono anomalie nei consumi dovuti a disfunzioni varie, sia nel settore idrico come in quello del gas (perdite, dispersione, allacci abusivi).
“Secondo un’indagine condotta dell’autorità dell’Energia, effettuata in collaborazione con il nucleo speciale “Tutela mercati della Guardia di Finanza” e riportata da CODICI, il 50% dei contatori gas non vengono letti e sono 15 milioni, mentre quelli dell’energia, nonostante il 98% sono tele gestiti, nel 16% dei casi non vengono letti e le fatture sono in consumo stimato.
“L’Authority ha introdotto nuove proposte per risolvere il problema;affinché i consumi registrati risultino effettivi, sono stati previsti nuovi obblighi di lettura, incentivi verso l’utilizzo dell’autolettura, incrementi della periodicità di invio delle bollette, indennizzi automatici per eventuali ritardi, tempi certi per la chiusura di bollette in caso di cambio fornitore, voltura o disattivazione e, nel caso di fatturazione mensile, divieti di fatture “miste”, cioè con dati effettivi e stimati. Proposte che avranno un seguito? Si chiede Codici, che da molto tempo parla del problema.
“Tra le scarse note positive, l’Authority ha rilevato un calo delle contestazioni.