consultazioni-quirinalePrendono il via oggi le consultazioni al Quirinale, per la formazione del nuovo governo, che si concluderanno nella giornata del 5 aprile.


Il 4 Aprile a partire dalle 10.30 toccherà ai presidenti delle Camere Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico (11.30), seguiti dal presidente emerito e senatore di diritto a vita Giorgio Napolitano (12.30). La sala stampa del Colle sarà aperta dalle ore 9. Sono già 400 le richieste di accrediti stampa arrivate, di cui una sessantina da testate estere.

 

Il calendario del pomeriggio prevede: ore 16, Gruppo “Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)” del Senato della Repubblica; ore 16,45 Gruppo Misto del Senato della Repubblica; ore 17,30 Gruppo Misto della Camera dei deputati; 18,30 Gruppi “Fratelli d’Italia” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati. La sala stampa riaprirà alle 15 e chiuderà un’ora dopo l’ultima consultazione.

 

I big saliranno al Colle nella giornata di domani: ore 10,00 Gruppi “Partito Democratico” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati; ore 11,00 Gruppi ”Forza Italia – Berlusconi Presidente” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati; ore 12,00 Gruppi “Lega – Salvini Premier” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati; 16,30 Gruppi “MoVimento 5 Stelle” del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati.

 

Giovedì sarà la volta di Pd, Fi, Lega, M5s. Alla vigilia dal Colle trapela che Mattarella, “portavoce delle esigenze dei cittadini”, si attende dai partiti proposte, indicazioni e programmi per dare al Paese un governo all’altezza della situazione.

 

Un contratto di governo, alla tedesca: è la proposta che Luigi Di Maio ha lanciato ieri, alla vigilia del primo giorno di consultazioni al Quirinale. Destinatari dell’invito al dialogo sono come “primo interlocutore” il Pd de-renzizzato o in alternativa la Lega di Matteo Salvini. Il M5s esclude però in partenza la Forza Italia di Silvio Berlusconi. In più, tiene ferma una sola condizione: Di Maio dovrà essere premier. Dal Pd si leva subito la voce del capogruppo e renziano doc Andrea Marcucci: la proposta è “irricevibile”. Mentre Maria Stelle Gelmini, a nome di Fi, si indigna per il no al Cavaliere: “Siamo noi indisponibili”. E Salvini pone le sue condizioni: “Si parte dal centrodestra, dialogando anche con M5s ma senza veti”.

 

LA DIRETTA