Congedo di malattia del figlioIn caso di malattia del figlio, come funziona il congedo per il dipendente? Ecco quando può essere richiesto e come.


In assenza di alternative, i lavoratori sono spesso “costretti” a prendersi un congedo, in caso di malattia dei propri figli.
Si tratta di uno degli strumenti che possiede il lavoratore genitore, nel caso in cui debba assentarsi dal lavoro per far fronte ad esigenze famigliari.

Ci sono però alcune specifiche da fare, perché il congedo può essere richiesto fino al compimento di una certa età dei figli.

Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Congedo malattia figlio: cosa dicono le normative

Il congedo di malattia del figlio è stato istituito dall’art.47 del Trattato Unico 151/2001, che disciplina le modalità di utilizzo dei congedi, dei permessi retribuiti e dei riposi dei lavoratori che diventano genitori.

Secondo la normativa, il congedo, per i lavoratori assunti con contratto a tempo determinato o indeterminato, può essere richiesto per il figlio malato, ma solo fino all’età di 8 anni.
Il congedo dà la possibilità ai genitori lavoratori di usufruire di un periodo di assenza dal lavoro, per la malattia dei propri figli, mantenendo il diritto alla conservazione del posto di lavoro.

La sua durata dipende dall’età del figlio:

  • Fino a 3 anni: entrambi i genitori possono assentarsi alternativamente per il periodo di malattia del figlio, senza limiti di tempo;
  • Tra 3 e 8 anni: entrambi i genitori possono assentarsi a turno, per un massimo di 5 giorni lavorativi ogni anno, fino al compimento degli 8 anni del bambino.

Congedo di malattia del figlioCongedo malattia figlio: come funziona la retribuzione

Nei periodi di assenza dal lavoro, al dipendente genitore non spetta alcun trattamento economico. Ma alcuni contratti collettivi possono prevedere condizioni di miglior favore.

L’unica eccezione è per i dipendenti del settore pubblico, per i quali è previsto un trattamento di maggior favore poiché, fino ai tre anni di età del bambino, i primi trenta giorni di congedo sono pagati al 100% (a carico dell’Inps).

I periodi di assenza sono coperti da contribuzione figurativa, pagata dalla gestione previdenziale alla quale sono iscritti i lavoratori e varia a seconda dell’età del figlio.

Congedo malattia figlio: la documentazione

Durante il congedo di malattia del figlio, il dipendente non ha l’obbligo di reperibilità durante i classici orari della visita fiscale, poiché i controlli interessano la malattia del dipendente e non di suo figlio.

La malattia deve essere documentata mediante certificato sottoscritto dal medico curante o convenzionato e trasmesso telematicamente all’Inps e al datore di lavoro, tramite Pec.

Se il figlio ha un’età superiore ai 3 anni, il genitore che decide di prendere il permesso deve presentare un’autocertificazione, al proprio datore di lavoro, nella quale dichiara che l’altro genitore non è in astensione dal lavoro, negli stessi giorni per il medesimo motivo.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it