La crisi economica degli ultimi anni si nota anche da questo tipo di “dettagli”: a Napoli ci sono anche 1232 laureati per concorrere ai 500 posti da netturbino, a confermare l’assalto ai concorsi pubblici come trend.
Aveva fatto parecchio clamore il concorso del Ministero della Cultura bandito nel 2020 (in epoca appena pre Covid r pre lockdown) con una partecipazione ben al di sopra del buon senso rispetto ai posti messo in palio.
Si trattava di un concorso per il reclutamento del personale addetto alla custodia e vigilanza dei beni culturali, dove per poco più di mille posti si erano presentati in duecentomila.
Numeri che facevano riflettere prima della pandemia e che fanno riflettere ancora oggi, in un contesto aggravato dalla crisi generata dal Covid e dall’attuale crisi energetica.
L’ultimo caso di un “assalto” (stavolta di laureati) ad un concorso è quello avvenuto per il bando destinato a 500 posti da netturbino a Napoli.
Concorsi Pubblici: a Napoli l’assalto di 1232 laureati per 500 posti da netturbino
Alla Mostra d’Oltremare di Napoli, sono così iniziate le selezioni per 500 posti da operatore ecologico.
Come di consueto i partecipanti dovranno sottoporsi ai soliti test a risposta multipla, per poi passare alle fasi successive e riuscire alla fine ad ottenere il posto da netturbino.
Ma a fare notizia, stavolta, non è tanto il concorso in sé, ma la sua “cornice”.
Tra i candidati al bando per lavorare ad Asìa, l’azienda di igiene urbana del Comune ci sono infatti 1232 laureati. A dimostrare palesemente che molti laureati allo stato attuale faticano a trovare un lavoro che sia direttamente collegato alle proprie competenze e ai titoli di studio ottenuti. O ancora, un tentativo disperato di sfuggire al precariato rientrando nella logica del “posto fisso”.
Ma non solo laureati: l’assalto a questo concorso, come nel caso del Concorso del Ministero della Cultura di due anni fa, dimostra anche un grande “bisogno” di lavoro. In Campania, come in tutta Italia.
Tra i 26.114 candidati totali (numero comunque già di per sé enorme) troviamo anche 10.445 candidati che hanno un diploma di scuola media superiore, mentre il bando richiede la sola licenza media.
Probabilmente l’ennesima dimostrazione che definire chi non ha lavoro uno “scansafatiche” è del tutto fuori luogo.
E che soprattutto i giovani senza lavoro stanno raggiungendo numeri enormi: il numero di neet nella classe di età 15-34 anni, tra il 2007 e il 2014, è aumentato fino a raggiungere il primo posto nella classifica Eurostat nel 2020 con 3.085.000 unità. Di questi, ben 1,7 milioni sono donne.
Tutti numeri, quelli presentati in questo articolo, su cui riflettere.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it