turismo costieroLa soluzione del problema delle concessioni demaniali marittime investe 30.000 imprese italiane del settore turistico e rappresenta una delle priorità di Confturismo. Da anni, infatti, i concessionari demaniali con finalità turistico-ricettive (alberghi, stabilimenti balneari, camping, ristoranti, bar, concessionari in genere) vivono nell’incertezza del loro avvenire e rischiano di vedere vanificati decenni di investimenti e il loro stesso lavoro: questa la nota del Consiglio di Confturismo, riunitosi a Milano, sulla questione delle concessioni demaniali marittime.

 

Il futuro del comparto turistico-balneare è compromesso da una serie di cavilli legislativi nazionali e sovranazionali che, come primo effetto, ha sortito una drastica riduzione degli investimenti in un settore che era il vanto dell’economia turistica italiana.

 

Sono quasi 200.000 i posti di lavoro a rischio e Confturismo, di concerto con le associazioni di categoria di riferimento, dedicherà il suo prioritario impegno affinché non sia messa in atto una scelta ingiusta e capace di compromettere un trainante settore turistico nazionale a vantaggio di pochi.

 

A tal fine, ferma restando la volontà dell’Associazione nel supportare iniziative e contatti tesi a conseguire il rinnovo/prolungamento delle concessioni in essere, Confturismo si impegna sin d’ora a programmare una serie di tavoli di lavoro per lo studio della soluzione al problema.