concessioni balneariLa Commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento al decreto sugli Enti Locali che considera “validi i rapporti già instaurati e pendenti’. Costa: “primo passo verso la revisione organica della disciplina”.

 

In attesa delle riforma delle concessioni balneari, quelle in essere rimangono in vita e, quindi, sono prolungate fino al 2020, data della loro scadenza. Lo prevede un emendamento al decreto sugli Enti Locali, presentato dal relatore Antonio Misiani (Pd) e approvato dalla Commissione Bilancio della Camera.

 

“L’emendamento è il primo passo del processo che porterà finalmente alla revisione organica della disciplina, che terrà conto della professionalità, dell’esperienza e dei sacrifici di uomini e donne che da anni si dedicano ad attività di impresa nell’ambito del turismo balneare”, ha commentato il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Enrico Costa. “L’emendamento – prosegue Costa – rappresenta anche una conferma dell’impegno di Parlamento e Governo e, soprattutto, è la dimostrazione che non ci siamo fatti cogliere impreparati e che avevamo già chiaro il percorso da intraprendere. La sentenza della Corte di Giustizia ha ampi margini per poter garantire che le risorse umane, le conoscenze, le specificità e l’impegno di chi da anni è sul campo vengano valorizzati”.

 

“Si tratta di un passo importante per la nostra categoria, in quanto ridà un minimo di stabilità alle nostre imprese e ci consente di affrontare la seconda parte dell’estate con il massimo impegno e maggiore ottimismo. Come è noto, il nostro obiettivo è quello di arrivare ad una riforma organica che, oltre a rilanciare gli investimenti, deve ridare un futuro certo alle imprese esistenti, anche in conformità a quanto espresso da tutte le forze politiche e dalle regioni”: questo il commento di Riccardo Borgo, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio. “Altrettanto importante – conclude Borgo – è il provvedimento che riguarda i canoni pertinenziali che lega la moratoria (in scadenza il 30 settembre prossimo), alla revisione organica del canone”.

 

“Apprezziamo la concretezza e la tempestività dell’intervento che consentirà ai concessionari di affrontare la stagione estiva 2016 con un minimo di tranquillità, in attesa che venga definito il nuovo quadro normativo. Chiediamo che il recepimento delle disposizioni comunitarie tenga conto della peculiare condizione in cui versano gli alberghi. Se una struttura ricettiva balneare viene privata della possibilità di fornire ai clienti i servizi di spiaggia, l’intero modello di accoglienza viene messo in crisi con gravi ripercussioni per l’economia locale e perdita di posti di lavoro”: questo il commento del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca.