comunicato stampa del Tar del Lazio sull’illegittimità dei TOLC di MedicinaIl Tar del Lazio ha dichiarato l’illegittimità dei TOLC di Medicina: ecco il comunicato stampa del Cisia sulla sentenza.


Nella sentenza n°863 del 17 gennaio 2024, il Tar del Lazio ha accolto parzialmente il ricorso di uno dei candidati alla procedura di selezione per l’ammissione ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico di medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria, disciplinata dal Decreto Ministeriale n. 1107/2022.

Il ricorso era stato articolato in più punti. Tra questi, si evidenziava la presunta violazione degli art. 3 e 97 della Costituzione, col particolare riferimento al principio di par condicio tra i candidati.

Sulla questione, il Cisia (Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso) ha pubblicato un comunicato stampa, ecco cosa dice.

Comunicato stampa Cisia sentenza Tar del Lazio: ecco nel dettaglio

Il Collegio ha approvato l’operato della Pubblica Amministrazione, per quanto riguarda la costruzione del modello di accesso ai corsi di laurea, affermando che:

“Dev’essere chiaro, peraltro, che il Collegio non intende censurare né il fatto in sé della sottoposizione ai candidati di prove diverse, né la scelta di avvalersi, in generale, di meccanismi di equalizzazione (o di altro tipo) volti ad assicurare, nell’ambito di procedure siffatte, un’effettiva parità di trattamento tra i candidati”.

Il TOLC (Test Online CISIA), ovvero il test d’accesso all’università, si basa su prove diverse, la cui omogeneità è stata assicurata dalle commissioni di esperti.
Tuttavia, confondendo il concetto di omogeneità con quello di identicità, ha tolto la sussistenza di un minimo scarto in riferimento al livello di difficoltà delle prove.

Per questo, il Tar del Lazio ha annullato il D.M. n°1107/2022, il D.D. n°1925/2022 del MUR, i bandi degli atenei e la graduatoria unica nazionale, ma modulandone gli effetti.
Perciò, il Collegio ha

“escluso l’ammissione in soprannumero, richiesta dalla parte ricorrente, non sussistendo un nesso di implicazione diretta tra l’adozione del meccanismo di equalizzazione e la mancata ammissione ai corsi, altresì escludendo ogni possibilità di riedizione della prova (pure richiesta da parte ricorrente), in ragione di una inevitabile sovrapposizione con le prove destinate alla formazione del contingente del nuovo anno accademico. Infine, il TAR ha fatto salve le immatricolazioni avvenute o in corso di perfezionamento, nonché gli scorrimenti in atto, escludendo quindi quelli futuri”.

Qui potrete trovare il comunicato stampa completo del Cisia.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it