Un confronto diretto e costante tra Comuni ed enti di promozione sportiva per favorire la promozione dello sport sul territorio, orientare le scelte urbanistiche e di impiantistica sportiva, programmare azioni congiunte che siano volte alla massima diffusione dello sport per tutti, per la tutela della salute e della coesione sociale e contro ogni forma di discriminazione, etnica, sessuale o socio-economica.
Con questi obiettivi, l’Anci, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, e gli Enti di Promozione sportiva, tra cui Aics, Associazione Italiana Cultura Sport, hanno siglato alla Camera dei Deputati il Protocollo d’intesa volto a favorire nei territori la promozione della cultura sportiva, della pratica motoria, della tutela della salute, dell’inclusione sociale e della lotta alle diseguaglianze.
Da una parte, dunque, l’Associazione dei Comuni che hanno delega in materia di promozione sportiva nei vari territori e sono proprietari della quasi totalità degli impianti pubblici sportivi; dall’altra, gli Enti di promozione sportiva che tutti insieme associano 7 milioni di cittadini, possono contare su una rete capillare di oltre 66mila associazioni e promuovono e svolgono sport rivolto a tutti, bambini e anziani. Insieme, Comuni e associazionismo sportivo di base possono quindi promuovere lo sport come corretto stile di vita e collante sociale, ma anche indirizzare e confrontarsi sulle scelte strategiche per i territori: per questo, etici ma anche molto pratici sono gli obiettivi che ci si prefigge con il Protocollo siglato stamane. Attraverso il patto, gli Enti di promozione sportiva e l’Anci concordano di valorizzare le esperienze di educazione alla cittadinanza attiva dell’associazionismo sportivo diffuso; attivare consulenze per una lettura organizzata del bisogno sportivo sul territorio che possa essere la base per orientare le scelte urbanistiche e impiantistiche dei Comuni; predisporre campagne di promozione sportiva; programmare progetti per l’attività motoria e per una corretta educazione alimentare, per l’attività sportiva dell’adolescente, per il benessere degli anziani; promuoverne altri volti all’inclusione sociale, con un pensiero agli immigrati, alle disabilità e al disagio giovanile; attivare consulenze per individuare tipologie innovative di impiantistica, più flessibili e meglio inserite nell’ambiente urbano.
«Fare rete è l’unico modo per migliorare e per far crescere il territorio serve coesione e collaborazione: con questo intento, Aics assieme a tutti gli altri enti di promozione sportiva oggi siglano il loro patto con l’Associazione dei Comuni – ha spiegato l’onorevole Bruno Molea, presidente nazionale di Associazione italiana cultura sport -. Da tempo, Anci e gli Enti di promozione sportiva collaborano per la promozione dello sport per tutti, ma oggi che di inclusione sociale e di confronto tra istituzioni e associazionismo c’è più bisogno, rinnoviamo e implementiamo l’accordo con l’intento di ribadire il grande ruolo sociale dello sport e la necessità che gli Enti e i Comuni lavorino insieme nei territori per la diffusione della pratica sportiva e la sua capacità di fungere da facilitatore dei processi funzionali al miglioramento della coesione sociale».
«Gli enti di promozione sportiva – commenta il vicepresidente dell’ANCI con delega allo Sport, Roberto Pella – rappresentano una risorsa importante e fondamentale per la vitalità e lo sviluppo nei Comuni italiani: i complessivi 15 enti di promozione sportiva raccolgono diversi milioni di tesserati e 66mila società, che rappresentano la più grande fetta di coloro che praticano e promuovono lo sport per tutti e a fini sociali, accogliendo cittadini di ogni età, sesso e condizione fisica e sociale, senza alcuna limitazione. E’ grazie a loro che lo sport diventa anche salute, socialità e difesa per l’ambiente. Il Protocollo che firmiamo oggi rappresenta un importante passo verso l’inclusione sociale, la vivibilità degli spazi urbani, la lotta all’obesità e per una corretta alimentazione; tutto ciò è in perfetta sintonia – conclude Pella – con il manifesto “La salute nelle Città: bene comune”, che ANCI ha promosso e sottoscritto tramite l’iniziativa Health City».
L’accordo, che avrà durata tre anni, istituisce anche una Commissione d’indirizzo e un comitato tecnico operativo che avrà il compito di realizzare le attività previste dal Protocollo.