Il settore residenziale continua a consolidare la ripresa degli scambi, facendo registrare un nuovo massimo nella serie storica analizzata, cioè dai primi tre mesi del 2014. Continua la fase di ascesa del mercato immobiliare italiano. Rialzi ovunque è, in sintesi, l’espressione che meglio descrive l’andamento del mercato immobiliare nel secondo trimestre del 2016. Segni positivi si osservano, infatti, in tutti i settori, in tutte le aree geografiche, nei capoluoghi e nei comuni minori. Questi i principali risultati che emergono dalla seconda nota trimestrale 2016 resa disponibile dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.
Favorito da prezzi ancora in calo e tassi di interesse sui mutui particolarmente bassi, il settore residenziale consolida la ripresa degli scambi e, con una variazione tendenziale del +22,9%, fa registrare in questo trimestre un nuovo massimo nella serie storica considerata (dal primo trimestre 2004).
Al Nord i maggiori rialzi
Tra aprile e giugno 2016, questo il periodo di riferimento per i dati analizzati, le compravendite di abitazioni sono cresciute maggiormente nell’area del Nord, che recupera, rispetto allo stesso periodo del 2015, quasi un quarto del numero di scambi. Ottimi, tuttavia, anche i risultati al Centro e al Sud, dove la crescita è prossima al 21 per cento.
Si riallinea la tendenza nei capoluoghi e nei comuni minori
L’analisi nel dettaglio dei capoluoghi e dei comuni minori mostra tassi pressoché simili, con una variazione intorno al 23 per cento. Sono però i capoluoghi dell’area del Nord a spuntare il rialzo maggiore e, con quasi 25mila abitazioni scambiate, recuperano il 26,9% del mercato. Anche a Sud si osserva una crescita più elevata dei capoluoghi, +21,3% rispetto al +20,6% dei restanti comuni, mentre al Centro risultano più dinamici i Comuni non capoluogo, che distanziano le città capoluogo di quasi 5 punti percentuali (+23,1% dei primi rispetto al +18,2% dei secondi).
Aumenti a doppia cifra nelle grandi città
Forte l’aumento delle compravendite di abitazioni anche nelle otto maggiori città italiane per popolazione che, con una variazione tendenziale del +21,5%, migliorano ulteriormente il dato del trimestre precedente (+20,7%); i comuni delle relative province mostrano una crescita ancora più sostenuta, passando dal +20,7% del primo trimestre al +23,7% del secondo. Tutte le città continuano la fase di risalita mostrando tassi di variazione positivi tutti a doppia cifra. A spuntare la crescita più elevata è Bologna che, con +33,5%, migliora nettamente il 19,3% registrato lo scorso trimestre, ma buona anche la performance di Milano, che con +29,7% accelera il 26% osservato nel primo trimestre dell’anno.
A confermare il risultato dello scorso trimestre sono Genova che, con circa 1.800 Ntn (numero transazioni normalizzate), sfiora un +28%, e Roma, con +12,4% (era 12,5% nel primo trimestre 2016). Pur mantenendosi su livelli elevati, rallenta il tasso di crescita a Torino, dove la variazione di questo trimestre è del +24,3% rispetto al +37,2% dello scorso trimestre. Tra le province, Palermo è l’unica a mostrare un tasso di crescita contenuto (+5,3%), a fronte di variazioni tutte sopra il 20% per le altre province, con Genova e Bologna vicine al 30%, mentre Firenze e Torino si attestano, rispettivamente al +26,4 e al +26,2 per cento.