bankitaliaDalla fine del 2014 le imprese italiane avrebbero cumulato un guadagno di quasi due punti percentuali, beneficiando principalmente del deprezzamento nominale dell’euro. Pil in ripresa tra giugno e settembre. Migliorano la competitività e la fiducia della imprese. Secondo il Bollettino economico della Banca d’Italia “la competitività di prezzo, valutata sulla base dei prezzi alla produzione dei beni manufatti, sarebbe migliorata nel terzo trimestre di poco meno di mezzo punto percentuale sul periodo precedente”. Dalla fine del 2014 le imprese italiane avrebbero cumulato un guadagno di quasi due punti percentuali, beneficiando principalmente del deprezzamento nominale dell’euro. “Il recupero è nettamente superiore a quello registrato dalle aziende spagnole e tedesche (0,9 per cento in entrambi i casi) e di poco inferiore a quello delle imprese francesi (2,4), rispecchiando una differente composizione degli scambi tra i diversi mercati di sbocco”.

 

Quanto alla produzione industriale, “nel secondo trimestre la produzione industriale è diminuita dello 0,2 per cento sul periodo precedente, dopo il forte rialzo osservato nei mesi invernali. In luglio e in agosto ha tuttavia segnato un deciso recupero, pur se in parte influenzato da fattori di natura statistica legati all’usuale instabilità della componente stagionale nei mesi estivi; tenendo conto delle nostre stime per il mese di settembre, nella media del terzo trimestre l’attività sarebbe aumentata di poco oltre mezzo punto percentuale. Migliora inoltre a settembre il clima di fiducia delle imprese segnando un recupero parziale ma diffuso, dopo essere diminuito nel bimestre precedente” anche se “l’incertezza imputabile a fattori economici e politici continua a costituire un ostacolo all’aumento dell’attività”. Infine sul fronte delle imprese migliorano inoltre la redditività e la capacità di autofinanziamento.

 

In Italia, dopo un andamento stazionario nel secondo trimestre che ha riflesso un calo della domanda nazionale, il Pil sarebbe tornato a crescere lievemente nel terzo. Lo segnala la Banca d’Italia nel suo Bollettino economico di ottobre- “Nel corso dell’estate – scrive Bankitalia – gli indicatori congiunturali (in particolare la produzione industriale e i sondaggi presso le imprese) si sono collocati su livelli coerenti con una contenuta espansione dell’attività economica. Malgrado la flessione degli ultimi mesi, il clima di fiducia delle famiglie si attesta su valori ancora elevati; le immatricolazioni di auto si sono mantenute sostanzialmente stazionarie

 

“L’occupazione cresce più del prodotto, riflettendo anche gli effetti delle misure adottate dal Governo in tema di decontribuzione e di riforma del mercato del lavoro”. Così Bankitalia nel Bollettino economico, aggiungendo che “nel secondo trimestre l’occupazione è risultata più alta dell’1,8 per cento rispetto a quella di un anno prima; il tasso di disoccupazione è sceso all’11,5 per cento e la disoccupazione giovanile è ulteriormente diminuita”.

 

“Per il sostegno alla crescita appare utile concentrarsi su misure per favorire gli investimenti”. Lo sottolinea Bankitalia nel Bollettino economico, spiegando che “la copertura andrebbe ricercata soprattutto in interventi di contenimento delle spese di funzionamento dell’amministrazione”. “Un ritorno ai ritmi di investimento osservati prima della crisi, oltre a rafforzare la ripresa ciclica, – evidenzia Via Nazionale – innalzerebbe la crescita potenziale in Italia di oltre mezzo punto percentuale”.