anciSi è riunita a Roma, presso gli uffici Anci di via dei prefetti, la Commissione Pari opportunità, Servizio civile, Politiche giovanili e Sport, presieduta dalla presidente Simona Lembi che al termine della riunione ha riferito sui due temi principali affrontati, vale a dire l’accordo Anci-Credito Sportivo sull’impiantistica di base e l’avvio della cabina di regia che monitorerà il Piano nazionale di contrasto alla violenza di genere.

 

“Abbiamo illustrato la presentazione dell’accordo sottoscritto con il Credito Sportivo – ha detto Lembi – che riserva 60 milioni di euro per i Comuni che vogliono migliorie i propri impianti sportivi. Sappiamo quanto sia importante lo Sport sia per la socializzazione che per la salute di tutti ma soprattutto, in un periodo crisi in cui è difficile reperire risorse per impianti privati, trovare luoghi pubblici curati dai Comuni rende lo sport di base un diritto effettivo per uomini e donne”. Lembi ha inoltre ricordato la ‘finestra’ disponibile per presentare domanda di finanziamento che andrà dal 5 ottobre al 5 novembre. “Si tratta di un prezioso finanziamento per migliorare gli impianti sportivi – ha aggiunto –, invito quindi i Comuni a presentare al più presto i progetti”.

 

Ai membri della Commissione la presidente Lembi ha poi ricordato la recente istituzione della Cabina di regia, insediata lo scorso 8 settembre dal ministro Boschi, che monitorerà il Piano straordinario nazionale di contrasto alla violenza di genere. “Abbiamo ribadito – ha rimarcato Lembi – la nostra volontà di sostenere la formazione degli operatori che dovranno essere messi nelle condizioni di intercettare questo fenomeno, in modo da far fronte ad esigenze delle vittime di violenza. Al tempo stesso abbiamo sottolineato l’importanza del sostegno ad azioni mirate nelle scuole di contrasto alla violenza di genere a cui seguirà un impegno preciso volto a realizzare una banca dati sulla violenza. Anci su tutti questi temi – ha concluso – metterà a completa disposizione la sua esperienza e competenza”.

 

La situazione degli interventi di assistenza promossi dall’Anci nelle zone colpite dal sisma dello scorso 24 agosto, la legge 154/2016 che presenta alcune criticità sulla gestione degli sfalci e dellle potature del verde pubblico e ed un aggiornamento sulle attività Anci-Raee. Questi i punti, invece, al centro della Commissione Politiche Ambientali, Territorio e Protezione civile dell’Anci svoltasi nella sede nazionale dell’Associazione, sotto la presidenza del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, ed alla presenza di Bruno Valentini, sindaco di Siena e delegato Anci alla Protezione civile, e di Filippo Bernocchi, delegato ad Energia e Rifiuti.

 

“Abbiamo ricevuto dai funzionari presenti nelle zone colpite, e che partecipano al Dicomac, un aggiornamento della situazione che per certi versi è confortante per i passi compiuti nel superamento della prima emergenza”, ha spiegato Valentini. Che ha posto però l’accento “sull’enorme lavoro da fare viste le dimensioni del sisma e dei danni provocati”.

 

“Il nostro obiettivo – ha sottolineato il delegato Anci – è prima di tutto garantire la continuità amministrativa in modo che ci siano sul territorio presidi amministrativi anche di pratiche semplici, tipo la valutazione dell’inagibilità dell’immobile. Abbiamo bisogno di costruire velocemente un supporto fisico Comune per Comune che dia garanzia: per questo – ha aggiunto – serve che gli altri livelli istituzionali soprattutto le Regioni siano molto tempestivi e chiari, perché ci sono una serie di atti che competono loro”. Infine, il sindaco di Siena ha lanciato un appello per la delicata fase della ricostruzione: “La generosità del Paese è stata enorme ma non ci si deve fermare. Pubbliche amministrazioni ed imprese devono continuare a mettere a disposizione personale, ora la generosità degli italiani si deve trasformare in attenzione ed efficienza”.

 

Nel suo intervento Pizzarotti ha criticato i contenuti della legge 154/2016, il cosiddetto Collegato Agricoltura, che introduce novità sulla gestione degli sfalci e delle potature del verde pubblico. “Questa legge rischia di mettere in crisi tanti Comuni, vogliamo – ha spiegato il sindaco parmense – capire chi l’ha proposta e chi l’ha fatta votare senza coinvolgere minimamente le amministrazioni comunali”. Nello specifico se questi residui verdi “escono al ciclo dei rifiuti urbani non vengono più trattati dalle società che gestiscono la potature, ma vanno sul libero mercato dove il cittadino può rivolgersi”. Per questo come “Comuni chiediamo che la legge venga modificata sul punto e riportata come prima, eventualmente discutendola in un tavolo congiunto”, ha sottolineato l’esponente Anci.

 

Da parte sua il delegato Anci ad Energia e Rifiuti, Filippo Bernocchi, al termine dei lavori in commissione, ha ricordato come “perseguire iniziative sui territori quali parte integrante della comunicazione sui RAEE è al centro dell’azione dell’Anci rispetto alle previsioni dell’Accordo sottoscritto lo scorso febbraio ed stato un elemento condiviso dalla Commissione”.

 

“Tra l’altro – ha spiegato Bernocchi – è stato condiviso di approfondire il tema rispetto al funzionamento del sistema dei RAEE ed alla proprietà del rifiuto e di perseguire il dialogo con i soggetti coinvolti per superare alcune criticità. Infatti, gli oneri rispetto al raggiungimento degli obiettivi ricadono sulle amministrazioni anche quando viene a mancare il supporto di comunicazione locale che dipende dall’Accordo, situazioni in cui purtroppo ci siamo trovato in questi mesi ma che credo si potrà recuperare con la buona delle parti”.