Commercio estero – Gli scambi con l’Unione Europea

Nel corso di gennaio indicazioni positive sono continuate a giungere dalle esportazioni italiane all’interno dell’Unione Europea: dopo che dicembre dello scorso anno si era chiuso con un +8,3%, anche il primo mese di quest’anno si è caratterizzato per crescita tendenziale, seppur meno importante, positiva (+2,6%).
Di converso segnali negativi provengono dalle importazioni. Lo scorso gennaio l’import è diminuito – rispetto al corrispondente mese del 2013 – dell’1,6%, denotando che, il risveglio della domanda estera italiana conosciuto durante lo scorso dicembre, si è già affievolito.
La conseguenza principale è stata quella di registrare un attivo con i Paesi UE di poco meno di 1,3 miliardi di euro, con un miglioramento di 696 milioni rispetto allo stesso mese dello scorso anno. È proprio da gennaio 2013 che la bilancia commerciale italiana con l’area intra UE continua a maturare avanzi, evidenziando una maggiore dinamicità a vendere prodotti piuttosto che ad acquistarne.

Commercio estero – Gli scambi complessivi

Nonostante la complicata situazione economica in cui versa il nostro paese, segnali favorevoli, anche se non particolarmente incoraggianti, arrivano dalle vendite di prodotti targati Made in Italy nei mercati internazionali. Solo nel mese di gennaio, se da un lato l’export italiano nel mondo è cresciuto dello 0,2%, dall’altro, tuttavia, l’import è diminuito del 6,6%.
Sempre durante gennaio di quest’anno la bilancia commerciale è risultata in surplus per 365 milioni di euro, in sostanziale miglioramento rispetto ai al passivo di 1,8 miliardi dell’analogo mese del 2013. A gravare fortemente sui nostri conti con l’estero continua ad essere il comparto energetico. Basti pensare che, escludendo dal computo finale tale settore, il nostro saldo realizzerebbe un avanzo di poco inferiore ai 4,7 miliardi di euro, equivalente cioè a quanto abbiamo esportato complessivamente, durante lo stesso mese, in Germania e Giappone (ossia 1° e 14° destinatari delle esportazioni italiane a livello mondiale).
Analizzando i restanti settori si evince, dal punto di vista dell’export, una crescita di alcuni settori vanto dell’Italia nel mondo. Particolarmente dinamiche sono risultate, infatti, le vendite all’estero del sistema moda (+3,6%) e della meccanica (+1,3%). Tuttavia, in termini relativi, l’aumento più sostenuto è stato segnato dagli autoveicoli che, in un solo mese, hanno realizzato un +17,3%.
Dal punto di vista della destinazione geografica delle nostre merci si sottolinea che, ad un incremento – come in precedenza evidenziato – all’interno dell’Unione Europea, si è associato un decremento più consistente nei Paesi extra UE (-2,7%). In particolare significativi cali del nostro export si sono registrati in Medio Oriente (-18,8%), nella cosiddetta Europa non comunitaria (-11,5%) e in Africa sub-sahariana (-9%).
TABELLE RIEPILOGATIVE:

Periodo: gennaio 2014

1.Interscambio Italia – Unione Europea

Interscambio commerciale Italia: 33,3 miliardi di euro (+0,5% rispetto a gennaio 2013)

Saldo commerciale Italia: +1,3 miliardi di euro (+696 milioni di euro rispetto a gennaio 2013)

Export Italia: 17,3 miliardi di euro (+2,6% rispetto a gennaio 2013)

Import Italia: 16,0 miliardi di euro (-1,6% rispetto a gennaio 2013)
2.Interscambio Italia – Mondo

Interscambio commerciale Italia: 59,6 miliardi di euro (-3,3% rispetto a gennaio 2013)

Saldo commerciale Italia: +365 milioni di euro (+2,2 miliardi di euro rispetto a gennaio 2013)

Export Italia: 30,0 miliardi di euro (+0,2% rispetto a gennaio 2013)

Import Italia: 29,6 miliardi di euro (-6,6% rispetto a gennaio 2013)

 

FONTE: Ministero dello sviluppo economico

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