In questo contesto, dove siamo tecnicamente tutti detenuti, condannati con giudizio sommario ad una vita a cui non eravamo preparati e non immaginavamo fino a poco tempo fa , bisogna riuscire a rimanere il più possibili refrattari all’odio e utilizzare per quanto più possibile l’intelletto.

Ma tutto si è complicato e diventa sempre più difficile tirare il collo alla mistificazione, dove la maggior parte delle persone accettano le catene, preferendo una servitù garantita ad una libertà pericolosa.

Molti si sentono ormai come essere caduti nelle sabbie mobili, per cui più ti muovi e più vai giù, pertanto, molti rimangono fermi e impietriti in attesa che qualcuno li tiri fuori e ricordare il tutto come un brutto sogno.

Sabbie mobili create da un abuso normalizzato, ammantato da un’incertezza del diritto, dove una politica disattivata, resta a guardare questo film distopico, dove però non si spara a salve. Il tutto nel silenzio e col consenso di sedicenti intellettuali, che con la stessa prepotenza statistica sommergono quel residuo dei pochi veri intellettuali rimasti.

Leonardo Sciascia già nel 1977 definiva l’intellettuale “uno che esercita nella società civile … la funzione di capire i fatti, di interpretarli, di coglierne le implicazioni anche remote e di scorgerne le conseguenze possibili. La funzione, insomma, che l’intelligenza, unita ad una somma di conoscenze e mossa – principalmente e insopprimibilmente – dall’amore alla verità, gli consentono di svolgere”.

Raramente ormai possiamo dare questa definizione a quei pseudo intellettuali che oggi fanno gli opinionisti nei talk show, che sembrano più oche starnazzanti a libro paga, che recitano la parte di una sceneggiata scritta da pessimi sceneggiatori, intervistati da giornalisti a cui molti proverebbero una certa gelosia se i loro partners, guardassero qualcun altro, come loro guardano Mario Draghi.

E’ passato il concetto che la libertà non è un concetto assodato, ma può dipendere dalle maggioranze di governo al guinzaglio di organizzazioni sovra governative che giocano con l’ingegneria sociale e che con la torsione e avvitamento delle parole, sgretolano i concetti, attraverso contenuti fluidi e cangianti strumentali ai loro obiettivi.

Per cui quella libertà, che ha un concetto statico, stabile e chenon varia a seconda delle condizioni del momento, argine protezione per non diventare a terra di conquista, deve essere smantellata e rimpiazzata da qualcosa di più malleabile.

In questo modo si riesce a creare norme sganciate completamente dai valori o collegati a falsi valori, a cui si dà una gerarchia secondo nuovi criteri culturali e ideologici, per cui bisogna proteggere i cittadini da loro stessi per il loro bene, dove viene recitato il mantra che la tua libertà finisce dove inizia quella degli altri. Ma vista la relatività del concetto, qualcuno ha pensato di decidere anche quali libertà hanno la priorità e quale sia l’interesse collettivo.

Dove l’interesse collettivo è definito per quantità e non per qualità, dove vince il concetto della massa trascinata dal main stream, quella stessa massache Sigmund Freud, nella “Psicologia delle masse e analisi dell’io” definiva come “un gregge docile che non può vivere senza un padrone. È talmente assetata di obbedienza da sottomettersi istintivamente a chiunque se ne proclami padrone. La massa è impulsiva, mutevole e irritabile. È governata quasi per intero dall’inconscio”.

Con questo principio, l’organizzazione della nuova società pandemica, pretende di impossessarsi anche del corpo degli altri, contro la volontà di ognuno e irrompendo anche nello spazio sacro della famiglia e della ideologia.

Perfino la Casa delle Libertà è diventata adesso la casa delle sovranità, facente parte di un governo analfabeta globale, dove i concetti sono stravolti, per cui la libertà è data da una tessera o meglio ancora da uno smartphone con dentro un concetto di tessera verde, che attribuisce lo stato di “libertà provvisoria”, secondo un metro di misura non depositato e non accettato ufficialmente da nessuno, data dalla pozione magica della Pfizer, il cui segreto sarà svelato solo nel 2076.

Oggi il bene e il male, sono divisi tra quello che la legge consente o non consente, ossia, tutto ciò che è reso giuridicamente lecito, viene inteso come moralmente accettabile, per cui la morale adesso sottostà alle norme e non viceversa.

Queste norme a loro volta sono un’emanazione della “scienza” o pseudo tale, per cui non è concesso giocare con la roulette russa della natura, ma tutto deve essere riportato nei binari della scienza ufficiale di stato, dove il vaccino ne è diventato la stella polare ed un dovere morale, a quanto affermato anchedal nostro grandissimo … presidente Mattarella.

Stiamo costruendo la società del futuro, grazie alla formazione dei nostri figli in DAD. Figli che devono essere marchiati e interconnessi, magari poco istruiti dal punto di vista umanistico, filosofico e con scarsa capacità di critica, ma direzionati verso una buona condotta sociale. Figli percui devi delegare l’educazione e le scelte del loro futuro allo stato in prima istanza, alla streguadi Bibbiano, dove un’officina assistenziale dell’istituzione pubblica, con un paravento umanitario, decideva sulla sorte dei bambini sopra il volere dei genitori, per il loro bene naturalmente.

Anche a Bibbiano l’associazione a delinquere era istituzionalizzata, con psicologi esperti, educatori, assistenti sociali e politici a mo’ di CTS. Quello stesso Comitato Tecnico Scientifico che ha l’idea che l’uomo può diventare un OGM, come una merce inserita in una filiera produttiva che risponde alle leggi di mercato, che ogni tanto può essere upgradato con un siero genico, in un nuovo mondo sterilizzato da interferenze umane.

Dove gli alchimisti potranno in futuro generare la vita attingendo ai frigoriferi delle banche dello sperma, selezionato e ingegnerizzato, in modo che non ci sia più spazio per i “difetti di fabbrica”. Anche perché la libertà è una prerogativa dell’uomo, per cui la migliore strada per cancellare la libertà è proprio quella di cancellare l’essenza dell’essere umano, incompatibile con il nuovo disegno di struttura sociale e altamente pericoloso in quanto potrebbe sfociare in una forza di pensiero incontrollato.

Come si può uscire da questa Matrix, riuscendo a non odiare nessuno è la vera scommessa del secolo, forse non del  tutto percorribile.


Fonte: articolo di Roberto Recordare