Al giorno d’oggi quella di abbassare i costi in bolletta sembra esser diventata un’impresa da supereroi: da una parte ci sono i continui rincari di tutti i beni e servizi su scala globale, mentre dall’altra vi è la sempre maggior complessità del mercato dell’energia che, come sappiamo, si appresta a diventare totalmente in libera concorrenza.
Questo significa che il mercato dell’energia elettrica sta subendo tantissimi cambiamenti e che, magari, è arrivato il momento giusto per valutare opzioni più convenienti. In ogni caso per abbassare davvero i costi occorre agire anche dall’interno, adottando atteggiamenti più rispettosi e, ovviamente, sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie.
Cambiare operatore
Il mercato dell’energia è tutelato da norme che permettono, in qualsiasi momento, di passare eventualmente a un’offerta migliore. Questo è stato reso possibile dalla collaborazione tra aziende di fornitura, Governi e Unione Europea, i quali hanno dato vita a un sistema di controllo, noto con il nome di ARERA.
Questo significa che le tariffe, la fatturazione, le proposte commerciali e l’intero mercato dell’energia è altamente controllato e focalizzato sulla tutela del consumatore. Come si traduce tutto questo in risparmio? Molto semplicemente, nella possibilità di cambiare operatore per ottenere tariffe più basse. Il consumatore oggigiorno è molto facilitato in questa operazione, anche grazie alla presenza di diversi comparatori online che permettono di confrontare le offerte per l’energia elettrica in modo semplice e veloce, per capire se la propria tariffa è ancora vantaggiosa o meno e attivarne in ogni momento una più conveniente.
Il passaggio è semplice e non comporta interruzioni di servizio né costi di penali. Basta comunicare il codice POD presente sulla bolletta al nuovo fornitore e, in breve tempo, il cambio sarà effettuato.
Eliminare le fonti di spreco
Una delle mosse più efficaci per ridurre la bolletta elettrica, dopo aver verificato di pagare la tariffa più bassa, è quella di individuare dove sprechiamo energia e come possiamo rimediare.
Bastano davvero pochi accorgimenti per ottenere risparmi tangibili in poco tempo: spegnere le luci quando non sono necessarie, disattivare gli elettrodomestici in stand-by e utilizzare lampadine LED, rinomate per essere durevoli e a consumo bassissimo, e così via.
Un altro aspetto da valutare, riguardo gli sprechi, è quello degli elettrodomestici attempati: in questo caso conviene valutare se è possibile rivenderli a buon mercato o se ci sono negozi e produttori che effettuano il servizio di ritiro RAE usato. Sostituire i vecchi elettrodomestici può risultare una scelta non proprio economica ma, nel tempo, i ritorni vi faranno cambiare idea.
Passare al lato sostenibile dell’elettricità
Investire in fonti di energia rinnovabile, come saprete, permette di ridurre la bolletta elettrica e di ridurre l’impronta inquinante che immettiamo nell’ambiente. Le energie rinnovabili, per definizione, hanno un impatto minimo sull’ambiente e possono renderci autonomi nell’auto-produzione, il che significa che ci permettono di abbattere i costi di fornitura.
A tal proposito è possibile installare dei pannelli fotovoltaici, oppure optare per delle soluzioni intermedie, come i kit portatili, per produrre minime quantità di energia elettrica nei periodi di massima esposizione solare: questi prodotti, pur non essendo in grado di sopperire alle esigenze di un’intera abitazione, possono sicuramente sostenere i costi dell’approvvigionamento energetico.
Ovviamente per un lavoro del genere ci vogliono dei presupposti essenziali, come l’esposizione ottimale ai raggi solari, la fattibilità del progetto e l’accessibilità dei costi. Superate le fasi progettuali iniziali, che sono le più complesse, sarà possibile beneficiare del risparmio considerevole dovuto all’auto-produzione pulita di energia: una vera e propria rivoluzione!
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it - Δ