L’Inps ha chiarito le modalità su come regolarizzare l’Isee per l’Assegno unico per i figli: ecco come fare.
Arrivano le nuove istruzioni dell’Inps per l’Assegno unico, per correggere le attestazioni dell’Isee e le modalità di gestione previste per le domande inviate da quest’anno.
Ecco cosa sapere.
Regolarizzare Isee Assegno unico: le indicazioni dell’Inps
Come sappiamo, finora l’Assegno unico veniva erogato anche in presenza di omissioni o difformità sul patrimonio mobiliare e sui dati reddituali dichiarati.
In caso di errore o omissione, l’Inps potrà richiedere un’ulteriore documentazione e il cittadino potrà regolarizzare l’Isee in tre modi diversi:
- Presentare una nuova Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), priva di difformità;
- Richiedere al Caf intermediario la rettifica della Dsu trasmessa in precedenza, in presenza di errore materiale;
- Presentare all’ufficio Inps territoriale di riferimento la documentazione che attesta la completezza e la veridicità dell’Isee, relativo al componente del nucleo familiare a cui sono riferite le omissioni e le difformità.
Bisogna specificare, inoltre, che, dal mese di novembre, la presenza di omissioni o difformità nell’Isee comporterà l’attribuzione di importi minimi dell’Assegno unico.
In caso di difformità o errori, l’Inps avviserà gli utenti tramite Pec, mail o sms, che potranno regolarizzare l’Isee.
L’importanza dell’Isee per l’Assegno unico universale
L’Assegno unico universale è un contributo che spetta alle famiglie con figli dal settimo mese di gravidanza fino all’età di 21 anni e senza limiti di età, in caso di figli affetti da disabilità.
L’Isee serve a determinare il valore dell’importo mensile, che viene calcolato secondo specifiche tabelle. Il contributo può essere erogato anche in assenza di Isee ma, in quel caso, l’importo sarà pari al minimo previsto dalla legge.
Il contributo minimo è pari a 54,1 euro per ciascun figlio minore e viene erogato in assenza di Isee o se l’Isee è superiore a 43’420 euro.
Il tetto massimo, invece, arriva a 189,2 euro per ciascun figlio minore, per i nuclei famigliari con Isee inferiore a 16’216 euro.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it