come e chi può donare sangueDonare il sangue è un gesto che può aiutare gli altri e la sanità, ma come e chi può farlo? Vediamo insieme quello che c’è da sapere.


Donare il sangue è un gesto che potrebbe salvare la vita agli altri. Il sangue e i suoi componenti rappresentano una terapia indispensabile per la sopravvivenza di molti pazienti e, in molte regioni italiani, c’è spesso carenza.

Si stima, infatti, che in Italia siano necessarie 2’500’000 unità di sangue intero e circa 860’000 kg di plasma ogni anno.

Ma non solo: donando il sangue, i cittadini potranno anche mantenere sotto controllo la propria salute, grazie alle analisi che vengono inviate dopo ogni donazione.

Vediamo allora come donare sangue e chi può farlo.

Donare sangue: ecco tutte le informazioni necessarie

Donare il sangue può sembrare un piccolo gesto, ma si tratta di un’azione che può salvare delle vite.

In Italia è possibile donarlo in uno dei 278 servizi trasfusionali sul territorio, nei punti di raccolta ospedalieri o in una delle 1300 unità di raccolta allestite dalle associazioni dei volontari (come AVIS, Croce Rossa, Fidas e Fratres).

Il sangue, come detto, può essere una terapia indispensabile per la sopravvivenza: i globuli rossi, ad esempio, sono utili in caso di perdite ematiche e anemie, le piastrine servono in caso di malattie emorragiche e per i pazienti sottoposti a terapie chemioterapiche, etc.

Chi può donare il sangue

Per poter donare il sangue, occorre rispettare alcuni semplici requisiti:

  • Avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni (mentre per i cittadini con età compresa tra i 65 e i 70 anni, ci deve essere una valutazione clinica dei principali fattori di rischio correlati all’età);
  • Pesare più di 50kg;
  • Godere di una buona salute e condurre uno stile di vita sano.

come e chi può donare sangueCome prenotare e iter della donazione

Alcuni centri richiedono la prenotazione per poter donare, in modo da evitare le lunghe attese e facilitando il lavoro del personale impegnato nella donazione.

L’aspirante donatore dovrà presentarsi munito di documento d’identità valido e di codice fiscale.

Dovrà compilare un questionario, con domande sul proprio stile di vita e sulla propria salute. Il questionario servirà al medico selezionatore per individuare eventuali motivi di sospensione temporanea o esclusione dalla donazione.

Dopo la valutazione del questionario, ci sarà un colloquio conoscitivo, col quale il medico approfondirà alcune risposte fornite nel questionario.

Prima della donazione vera e propria, agli aspiranti donatori sarà prelevata una quantità di sangue utile per effettuare le analisi che garantiscono che il sangue raccolto sia sicuro e adatto per una futura trasfusione.

Sul campione vengono eseguiti il test per l’HIV, per l’epatite B, epatite C e sifilide, oltre all’emocromo completo.

Ogni quanto si può donare

Per chi vuole donare il sangue intero, la frequenza è la seguente:

  • Ogni tre mesi per gli uomini e le donne non in età fertile;
  • Due volte l’anno per le donne in età fertile.

La donazione dura circa un quarto d’ora.

Per quanto riguarda la donazione del plasma, invece, la seduta dura circa 50 minuti e avviene tramite un separatore cellulare collegato alla cannula. Col separatore, si separa il plasma dalle altre cellule del sangue, che vengono reinfuse nel circolo sanguigno.

Dopo la donazione

Dopo la donazione, il donatore dovrà osservare un periodo di riposo di qualche minuto sulla poltrona o sul lettino del prelievo. Riceverà, poi, un ristoro, in modo da riequilibrare l’idratazione e compensare la perdita di liquidi.

Nel giorno della donazione, è importante astenersi da ogni attività sportiva o faticosa. Per i lavoratori, è possibile usufruire del permesso retribuito per donare il sangue.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it