cani bagninoI cani bagnino sono essenziali per le diverse operazioni di salvataggio che interessano i soccorsi ogni giorno. Ecco come diventarlo.


I cani bagnino, detti anche cani da salvataggio, hanno sempre avuto una notevole importanza nelle operazioni di salvataggio in mare. Infatti, sono sempre di più i casi di cronaca che si arricchiscono di storie a lieto fine, grazie all’intervento dei cani bagnino.

Da semplici inquilini delle spiagge, diventano quindi dei veri e propri eroi, pronti a salvare vite.

Ma vediamo come si diventa cani bagnino, quali sono le razze più adatte e quali brevetti prendere.

Cani bagnino: cosa fanno e quali sono le razze più adatte

Nella categoria dei “cani bagnino” rientrano le unità cinofile da salvataggio in acqua.

Si tratta di una branca della Protezione Civile nata da un’idea di Ferruccio Pilenga. In questa categoria troviamo sia i cani bagnino che i cani da salvataggio, dediti alle operazioni di soccorso in montagna o durante disastri ambientali.

Questa categoria di cani non si occupa di ricerca mediante l’olfatto, bensì prevede come obiettivo primario un atto di supporto fisico al soccorritore. Per questo, è importante che si stabilisca una forte connessione tra addestratore e cane bagnino, poiché insieme collaborano per aiutare e recuperare l’infortunato o la persona in difficoltà in acqua.

Il loro obiettivo è quello di nuotare fino al bagnante che chiede aiuto. Per poi vegliare su di lui e portarlo a riva, sia nelle brevi che nelle lunghe distanze.
Le razze più adatte a diventare cani bagnino sono il Terranova, il Labrador Retriever, il Flat-Coated Retriever, il Golden Retriever, il Cane d’acqua portoghese e il Landseer.

Inoltre, ci sono dei requisiti che il cane deve possedere, per poter diventare un cane bagnino:

  • Pesare almeno 20 kg, avere una buona resistenza e una pelliccia abbastanza spessa;
  • Essere bravo a nuotare, anche in caso di mare mosso;
  • Essere obbediente e seguire i comandi dell’addestratore.

Cani bagnino: come diventarlo

cani bagninoCome abbiamo già detto, per diventare un cane bagnino bisogna creare un forte legame con l’addestratore. Proprio per questo, le prime lezioni vengono impartite già dal primo e il secondo anno di età del cane, quando il cucciolo inizia ad imparare i vari richiami.

Solitamente l’iter inizia con l’iscrizione del cane ad un corso specifico.

Il corso ha una durata di due anni ed è diviso in due fasi:

  • Nella prima fase si fa un addestramento a terra, comprendendo corsi di “obedience” e “agility”, ovvero lezioni sul controllo del cane in situazioni di ambienti affollati e socializzazioni con altri cani. In questo modo, si stabilisce un forte legame tra il cane e l’addestratore, i quali creano un codice comunicativo che si basa anche solo su semplici parole e azioni;
  • Nella seconda fase, viene previsto un addestramento in acqua, per fare in modo che il cane entri in confidenza con l’acqua, per poi andare a creare diverse simulazioni di soccorsi, sia di breve che lunga distanza, con trasporti di pesi (per simulare i bagnanti) e in diverse condizioni climatiche.

Alla fine del corso, i cani riceveranno il brevetto di salvataggio Sics, valido in tutta Italia e riconosciuto dalle Capitanerie di porto e dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione, che gli permette anche di procedere negli interventi con la Protezione Civile.+

Per diventare cani bagnino, quindi, ci si può rivolgere alla Scuola Italiana Cinofilia Sportiva, situata in diverse zone d’Italia, dove si può iscrivere il proprio cane ad uno dei corsi offerti.
Tra i corsi troviamo il Salvataggio nautico operativo e il Soccorso nautico sportivo, per trasformare i nostri i cani in veri e propri eroi.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it