L’utilizzo del collare elettrico per cani va punito o può essere considerato legale? Ecco cosa dice la legge al riguardo.
Il collare elettrico per cani è un dispositivo che può essere facilmente acquistabile nei negozi e che molti fanno indossare al proprio cane, per diversi motivi.
In molti lo considerano una barbarie, altri invece lo considerano utile per alcune situazioni, ma la legge cosa dice?
Collare elettrico per cani: cos’è e perché viene usato
Il collare elettrico per cani è un dispositivo da mettere al collo del cane e che dà scosse all’animale, di diversa intensità e durata, attraverso delle sonde in metallo, posizionate sul collare.
Le scosse sono attivate da un telecomando e il padrone può decidere quando e per quanto tempo inviare la scossa al cane.
Alcuni lo utilizzano per la caccia oppure per educare il proprio cane: l’animale, infatti, assocerà il dolore della scossa all’azione sbagliata ed eviterà di ripeterla.
Collare elettrico cane: è legale utilizzarlo?
Secondo la legge, il collare elettrico per cani non è illegale e questo viene testimoniato dalla facilità con cui sia reperibile nei negozi.
Nonostante sia legale, bisogna specificare che procurare sofferenza all’animale è illecito, perciò, possiamo riassumere che il collare elettrico per cani non è illegale, ma il suo utilizzo sì.
Secondo la sentenza n° 38034/13 del 17/09/2013, l’utilizzo del collare elettrico è collegabile al reato di abbandono di animali. Questo perché le scosse date dal collare costringono il cane a trovarsi in una condizione incompatibile con la sua natura e a subire gravi sofferenze.
In questo caso, la pena può arrivare ad un anno di reclusione e la multa va dai 1000 ai 10’000 euro.
Nella sentenza 21932/2016, la Cassazione si è pronunciata così:
“L’utilizzo di collare elettronico, che produce scosse o altri impulsi elettrici trasmessi al cane tramite comando a distanza, integra la contravvenzione di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze. Poiché concretizza una forma di addestramento fondata esclusivamente su uno stimolo doloroso tale da incidere sensibilmente sull’integrità psicofisica dell’animale”.
Nel caso, invece, che il collare venga utilizzato come punizione per il cane e con intento lesivo e crudele, allora sussisterà il reato di maltrattamento su animali. In questo caso, la pena va dai 3 ai 18 mesi di reclusione e la multa può andare dai 5 ai 30mila euro.
Esistono anche altre varianti del collare elettrico, utilizzati spesso per addestrare i cani. Parliamo di collari che non inviano scariche elettriche, bensì onde sonore, segnali acustici o segnali luminosi. In questi casi, l’utilizzo del collare è legale, poiché non si arreca danno all’animale.
Per quanto riguarda le vibrazioni, però, non devono essere lesive per l’animale, perciò la sua legalità dipende dall’intensità di queste.
Collare elettrico cane: può non essere considerato reato?
Facciamo di nuovo il punto: il collare elettrico per cani, che emette scosse, non è illegale, ma il suo utilizzo lo è e può essere causa di reato di abbandono di animali.
Ma una recente sentenza della Corte Suprema ha stabilito che il padrone del cane non può essere sanzionato per l’utilizzo del collare elettrico, se non è in possesso del telecomando, poiché senza di questo non può esserci la scossa.
Il protagonista della sentenza è un cacciatore, ritenuto colpevole di aver inviato delle scosse al suo cane, mediante il collare elettrico. La difesa, però, ha dimostrato come lui non fosse in possesso del telecomando, perciò non è stato possibile sanzionarlo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Se al collare elettrico si mettono i spinotti in plastica che non permettono la scossa il cacciatore è sanzionabile grazie