La prima metà del 2018 ha visto un’accelerazione sul fronte dell’attuazione del nuovo Appalti: il Governo ha una revisione in programma, tuttavia? Vediamo quali sono i piani dell’establishment politico.
Solo nel settore degli appalti il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari è stato pari a 2,9 miliardi su un ammontare complessivo di gare sottoposte a controllo di 7,28 miliardi. Il che si traduce nel 40% di irregolarità nell’aggiudicazione delle gare oggetto d’indagine.
Ciò nonostante, il Governo vuole smantellare il nuovo Codice Appalti? Magari non è un messaggio così terroristico quello che vuole far passare il Governo. Tuttavia le modifiche in programma ci sono e sono di vario tipo.
Il nuovo piano sul Codice Appalti del Governo: revisione imminente?
La priorità del governo è infatti quella di sbloccare gli appalti pubblici, liberandoli dalle presunte pastoie burocratiche. E quindi rivedere alla radice il Codice degli appalti e anche il ruolo dell’Anac, l’Autorità presieduta da Raffaele Cantone.
Perché l’obiettivo è liberalizzare e privatizzare. Si torna dunque alla “Legge Obiettivo” del governo Berlusconi, che metteva in mano ai privati tutte le decisioni, normativa archiviata perché rendeva più facile la corruzione. Chissà quali saranno gli sviluppi nelle prossime settimane: a questo punto non ci è ancora dato saperlo.
E non è tutto, perché ci sarebbe anche, il ritorno alla trattativa privata, seppure all’interno di liste pre-selezionate di fornitori, e l’ipotesi di dare più spazio alla scelta in base all’offerta minima, che poi viene spesso rimpinguata con costose varianti in corso d’opera.
La reazione dell’ANAC
Raffaele Cantone (presidente Anac) sulla volontà del governo di sbloccare gli appalti pubblici rivedendo il ruolo dell’autorità da lui presieduta. Cantone afferma che ha parlato a lungo con Conte soprattutto di appalti, tuttavia ancora non sono state prese decisioni definitive in merito. Intervenuto alla TV sul canale La7 ha esplicitato le sue opinioni in diretta dichiarando:
“La legge Obiettivo è una delle peggiori mai fatte. […] Non so se la chiave di lettura della riforma sia in questo senso. Non c’è ancora una direttrice chiara: non so l’idea è di andare verso un meccanismo di privatizzazioni. […] C’è una preoccupazione sul fatto che il sistema degli Appalti sia bloccato.”
Che cosa ha fatto l’ANAC finora?
Per quanto riguarda l’Anac, a cui il Codice Appalti affida l’esecuzione di dieci linee guida e tre proposte di decreti al ministero, ha pubblicato sei Linee guida. Un altro testo è in attesa del parere del Consiglio di Stato, per due si è conclusa la consultazione, e infine manca un ultimo documento, sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, per il quale bisogna però attendere il Dpcm.