codice antimafiaLa Legge n. 161/2017 di riforma del Codice antimafia è stata pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 258 del 4 novembre 2017. Entra in vigore dal 19 novembre prossimo.


Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge che ha modificato la disciplina del codice antimafia e delle misure di prevenzione, non rilevando evidenti profili critici di legittimità costituzionale.

 

Ampliata la platea dei soggetti destinatari delle misure di prevenzione personali e patrimoniali: vi rientrano anche gli indiziati del reato di assistenza agli associati e di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione, ma anche chi è indiziato di terrorismo o di assistenza agli associati a delinquere, oltre coloro che sono indiziati di associazione a delinquere finalizzata ad alcuni gravi delitti contro la pubblica amministrazione, tra cui peculato, corruzione propria e impropria, corruzione in atti giudiziari, concussione e induzione indebita a dare o promettere utilità.

 

Presenti anche nuove norme per garantire la trasparenza nella scelta degli amministratori giudiziari: è prevista la rotazione negli incarichi e la delega al Governo per disciplinare le incompatibilità dell’amministratore giudiziario e del curatore nelle procedure concorsuali. I compiti del giudice delegato alla procedura sono svolti nel corso di tutto il procedimento dal giudice che ha emesso il decreto di sequestro ovvero, nel caso di provvedimento emesso da organo collegiale.

 

Esteso anche il  diritto del sequestro di quote sociali totalitarie a tutti i beni aziendali; il sequestro sarà ora effettuato dalla polizia giudiziaria e non più dall’ufficiale giudiziario e, se il bene immobile è occupato senza titolo, il giudice delegato ordina lo sgombero.

 

In allegato il testo completo in Gazzetta Ufficiale.