cloud-gamingIl mondo dei giochi ha subito un’evoluzione fra le più significative negli ultimi decenni. Rispetto ad altri settori, il mondo gaming e videogiochi ha sperimentato spesso in anteprima le innovazioni tecnologiche poi diventate di consumo.

Connessioni veloci e nuove architetture Internet stanno facendo il resto.

Vediamo quindi se il cloud gaming e il mobile gaming manderanno in pensione in PC oppure se le varie tecnologie troveranno il modo di coesistere.

PC e Mobile dicono ancora la loro

Prima di soffermarci sul Cloud e su ciò che promette di rendere possibile, anche nell’industria del gaming del prossimo futuro, facciamo una precisazione. La rivoluzione più significativa nel settore giochi negli ultimi anni è stata quella collegata alla tecnologia mobile. PC e smartphone sono diventati, con il tempo, due strumenti integrati nell’attività video ludica e i giocatori si sono abituati a tale ‘comodità’.

Le piattaforme online, disponibili sia in versione desktop che in versione mobile, sono un mondo di gioco sempre accessibile, in casa come fuori. Pensiamo all’importanza di tale fattore nei giochi di ruolo online.

Quando si sceglie di impersonare qualcuno e di farlo avanzare nei progressi della storia è importante che si possa farlo a piacimento. Ciò significa sia in mobilità (per esempio connessi a una rete WiFi pubblica oppure utilizzando i Giga del proprio fornitore di servizi Internet), che anche a casa, magari dopo aver scaricato il gioco sul PC così da ottimizzare le funzionalità, evitando qualsiasi problematica relativa alla connessione e/o alla latenza.

Vantaggi e svantaggi Cloud Gaming

Se il cloud gaming viene sempre più spesso additato come il futuro dell’industria dei giochi, allora è importante iniziare a familiarizzare con tale tecnologia. Il cloud gaming fa riferimento alla modalità di fruizione di videogiochi su server situati in remoto nei data center.

In questo modo, non è più necessario scaricare il gioco sul PC o sulla console. Ciò premesso vediamo alcuni pro e contro del cloud applicato al settore giochi:

  • Nessun hardware fisico: i giocatori apprezzano la possibilità di non essere obbligati all’acquisto di device specifici e costosi. Invece di dover comprare e aggiornare una console dedicata, i giochi sono disponibili nella nuvola digitale e possono essere fruiti sui dispositivi esistenti con massima compatibilità.
  • Sicurezza: il cloud ha fatto della sicurezza informatica un suo vanto. I dati degli utenti sono salvati su server remoti e trasmessi tramite canali sicuri, il che permette di abbassare i rischi di violazioni e di atti di pirateria informatica. Chi gioca non ha nessuna necessità di salvare i dati in locale perché i propri dati e il gioco stesso sono al sicuro sul cloud.
  • Sincronizzazione multipiattaforma: le aziende produttrici di gioco possono scegliere tra varie alternative di servizi cloud ad oggi disponibili sul mercato. Essendo il cloud molto duttile, può essere declinato in base all’esigenze specifiche di target e di budget, così da personalizzare il prodotto e renderlo disponibile su vari dispositivi.

Tutto perfetto, quindi? Non proprio. Un servizio streaming on demand richiede una connessione Internet stabile e veloce. E qui iniziamo a vedere i punti deboli del gioco sul cloud. Ad oggi la latenza e ritardo di input sono due difetti evidenti nel cloud gaming, specialmente se mettiamo a confronto tali funzionalità con i giochi nativi su hardware.

L’esperienza di gioco online, che deve essere realistica e ottimale sotto tutti i punti di vista per i giocatori, può risultare poco piacevole se i fattori di latenza e input restano elevati e persistenti, e ciò è ancora più vero quando si sceglie di giocare a giochi multiplayer online.

Motivo per il quale, come vedremo nel prossimo capitolo, allo stato attuale delle cose, il cloud gaming non può essere ancora considerato un sostituto dei giochi per PC o console.

Mobile, Cloud e PC quale futuro per il gaming?

Da quanto raccontato nei capitoli precedenti, si può presumere che per quanto il cloud gaming possa essere un’evoluzione del settore giochi online, esattamente come è stato il mobile, la trasformazione non sarà completa. I giocatori cercano un’esperienza senza problemi, perché l’attività videoludica è uno svago e un momento di intrattenimento. Se la latenza rappresenta un ostacolo al piacere della fruizione del gioco preferito, molti di loro continueranno a scegliere altri tipi di piattaforme/device.

Va detto che, il cloud gaming è ancora agli inizi del suo sviluppo e quindi è difficile immaginare quali saranno le innovazioni migliorative nei prossimi 10/20 anni. Nel frattempo, lo scenario più verosimile è quello di una coesistenza fra console di gioco, PC, dispositivi mobili e cloud gaming, con quest’ultimo che con tutta probabilità verrà provato con curiosità come un’alternativa non sostitutiva delle altre modalità di gioco.

In effetti, per quanto la comunità dei giocatori stia puntando la propria attenzione sul cloud, la maggior parte non è ancora pronta per indicarlo come il modo preferito per giocare. Quando succederà? Di sicuro dovremo aspettare che scendano in campo i pezzi grossi, come Google o Microsoft.

Quando il loro coinvolgimento economico nel business dei servizi streaming di gioco diventerà ancora più importante, allora il cloud gaming potrà giocarsela ad armi pari con i suoi concorrenti, PC compreso, e potremo meglio capire se davvero sarà il futuro del gaming.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it