Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy fornisce in una circolare apposita le istruzioni operative sulla corretta applicazione della nuova disciplina agevolativa introdotta dal Bonus Transizione 5.0.


La circolare operativa del 16 agosto 2024 illustra con esempi le modalità di calcolo del credito d’imposta spettante per la riduzione dei consumi energetici, associato ad un progetto di innovazione in relazione al processo produttivo interessato dall’investimento o alla struttura produttiva.

La circolare con le istruzioni operative sul Bonus Transizione 5.0

Nello specifico le indicazioni affrontano le seguenti tematiche:

  • determinazione dei risparmi energetici con focus particolare sui concetti di “struttura produttiva”, “processo produttivo”, “processo interessato” dall’investimento e “scenario controfattuale”;
  • presentazione di esempi numerici specifici per il calcolo della riduzione dei consumi energetici;
  • requisiti necessari per gli impianti finalizzati all’autoproduzione destinata all’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili;
  • indicazioni utili ai fini del rispetto del principio DNSH;
  • procedure di invio e gestione della comunicazione di prenotazione del beneficio;
  • comunicazione di avanzamento del progetto di innovazione;
  • comunicazione del completamento del progetto di innovazione;
  • modalità di svolgimento delle attività di vigilanza e dei controlli;
  • esempi di calcolo del credito d’imposta spettante relativo a un progetto di innovazione in relazione al processo interessato dall’investimento o alla struttura produttiva.

Requisiti

La circolare approfondisce i requisiti dei progetti ammessi al beneficio. Per esempio, riguardo ai criteri per la determinazione dei consumi energetici, un focus specifico inquadra i concetti di struttura produttiva e processo interessato dalla riduzione dei consumi energetici conseguita tramite gli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi (allegati A e B alla legge n. 232/2016). Se il processo produttivo è costituito da più linee produttive parallele, interessate dagli stessi input e che producono il medesimo output, potrà essere considerata, come processo interessato, solo la parte oggetto d’investimento in progetti di innovazione, purché questa garantisca, in autonomia, la trasformazione dell’input nell’output del processo.

Allo stesso modo, è possibile che il processo interessato coincida con un unico bene materiale, a condizione che questo garantisca, in autonomia, la trasformazione dell’input del processo nell’output del processo.

Esempi di calcolo del credito d’imposta

La circolare analizza in particolare due tipologie di progetti di innovazione: quelli incentrati su un singolo processo produttivo e quelli che riguardano l’intera struttura produttiva. In entrambi i casi, l’investimento in beni materiali (macchine, robot) e immateriali (software) può generare un significativo risparmio energetico, rendendo l’impresa beneficiaria di un credito d’imposta più elevato.

Un aspetto interessante è la possibilità di includere nel progetto di investimento anche le spese per la formazione del personale, riconoscendo così l’importanza del capitale umano nei processi di innovazione.

La circolare presenta numerosi esempi numerici per illustrare il meccanismo di calcolo del credito d’imposta:

  • processo interessato: in questo caso, l’impresa ha investito in macchinari e software per ottimizzare un particolare processo produttivo. Il credito d’imposta è stato calcolato applicando aliquote differenti alle diverse tipologie di spesa (40% per i beni materiali e immateriali, 20% per la formazione).
  • struttura produttiva: qui, l’investimento riguarda più processi produttivi. Il risparmio energetico è calcolato sull’intera struttura e l’impresa può beneficiare di un credito d’imposta più elevato, grazie anche alla possibilità di detrarre le spese per la certificazione energetica.

Un’altra caratteristica interessante del credito d’imposta è la sua flessibilità. Infatti, l’importo del credito può essere ricalcolato in fase di comunicazione di avanzamento o di completamento del progetto, in base ai costi effettivamente sostenuti.

La circolare del Mimit

Qui il documento completo.