Un nuovo fondo autonomo con risorse certe per 400 milioni, strumenti automatici di finanziamento con forti incentivi per giovani autori e per chi investe in nuove sale e a salvaguardia delle sale cinematografiche, teatri e librerie storiche. Il Ddl governativo sul cinema approvato oggi in Cdm, sottolinea presentandolo il ministro della cultura Francheschini, “non è un correttivo ma un intervento strutturale atteso da diversi decenni”.
Nel dettaglio, il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e l’audiovisivo, viene istituito per sostenere gli interventi per il cinema e l’audiovisivi attraverso incentivi fiscali e contributi automatici che unificano le attuali risorse del Fus Cinema e del Tax Credit. Il fondo è alimentato, sul modello francese, direttamente dagli introiti erariali già derivanti dalle attività di: programmazione e trasmissione televisiva; distribuzione cinematografica; proiezione cinematografica.
“Il disegno di legge – spiega Franceschini – prevede la creazione di un fondo completamente autonomo per il sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva. Vengono garantite risorse certe per 400 milioni di euro all’anno(+150 milioni, +60%).
La nuova Legge Cinema abolisce le commissioni ministeriali per l’attribuzione dei finanziamenti in base al cosiddetto ‘interesse culturale’ e introduce un sistema di incentivi automatici per le opere di nazionalità italiana. La quantificazione dei contributi avviene secondo parametri oggettivi che tengono conto dei risultati economici, artistici e di diffusione: dai premi ricevuti al successo in sala. I produttori e i distributori cinematografici e audiovisivi riceveranno i contributi per realizzare nuove produzioni.
Fino al 15% del nuovo Fondo Cinema è dedicato ogni anno al sostegno di Opere prime e seconde; Giovani autori; Start-up; Piccole sale. Vengono poi rafforzati i contributi a favore dei festival e delle rassegne di qualità e previsto un Piano nazionale per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo.