Sembrerebbe che nella seconda metà di luglio, sarà rimosso l’obbligo di indossare le mascherine. Praticamente stanno preparando una confezione regalo per quello che è dovuto, come se avessero fatto una concessione. Il fatto stesso di permettere che questo avvenga, è qualcosa di mostruoso.
Ma in Italia è più facile vedere stracciarsi le vesti per rivendicare un privilegio che rivendicare un diritto. Quando si vuole normare i tassisti scoppia il casino da parte dei tassisti, se si vuole riformare la giustizia, i magistrati fanno la levata di scudi, se si viola un diritto, invece, non protesta nessuno, quando invece dovrebbero protestare tutti.
È più facile fare la guerra ad uno stop con un altro automobilista distratto e non utilizzare lo stesso vigore per i nostri diritti. Pertanto, qualcuno può anche permettersi il lusso di farci una concessione e farci il regalo di poter respirare liberamente.
I diritti umani
Tanti personaggi del passato si rivolterebbero nella tomba. Nelson Mandela, che è sicuramente uno di quelli titolati a parlare, insignito del premio Nobel per la pace nel 1993 disse che: “Negare alle persone i loro diritti umani significa sfidare la loro stessa umanità e che quando a un uomo è negato il diritto di vivere la vita in cui crede, questi non ha altra scelta che diventare un fuorilegge”.
Qualche idiota potrebbe anche dire che questa è una frase che istiga alla violenza, perché non capisce che si istiga alla violenza, proprio quando si nega un diritto naturale.
I diritti umani non sono un privilegio che qualcuno può conferire, ma sono diritti posseduti da ognuno in quanto essere umano e che nessuno si deve permettere neanche di pensare, che i diritti umani o diritti naturali, sono qualcosa che si può concedere, anzi è qualcosa che nessuno ti può togliere, perché sarebbe come negare la nostra stessa umanità.
Cosa risaputa già circa 2.400 anni fa, quando Aristotele, traendo il concetto dalla sofistica, distinse quello che era “giusto per natura” e quello che era “giusto per legge”. Il diritto scritto, già da allora, non poteva sovrastare il diritto naturale.
Ancora, dopo 2.400 anni e dopo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948, che già nel preambolo stesso collega il mancato rispetto dei diritti umani agli «atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità», c’è qualcuno che si permette di poter decidere se e come si può respirare e se e come possiamo baciare la moglie o la nonna.
Diritti individuali non alienabili
Ed è inutile appellarsi all’incolumità degli altri, perché il fine non giustifica i mezzi, in quanto non si possono garantire i diritti di nessuno con la violazione dei diritti di qualcun altro. I diritti individuali non solo alienabili e soggetti al voto pubblico e nessuna maggioranza può togliere i diritti ad una minoranza, e la più piccola minoranza sulla terra è l’individuo e chiunque neghi i diritti dell’individuo non può sostenere di essere un difensore delle minoranze.
Anche se è risaputo che nessuno ha mai difeso le minoranze. Le minoranze hanno sempre dovuto combattere le loro battaglie per ottenere i loro diritti, lottando contro il potere del momento, perché il potere può creare il diritto, ma è anche vero che solo la battaglia del diritto può limitare il potere, e se la storia insegna, i diritti non sono mai acquisiti per sempre, ma sono sempre a rischio se nessuno li difende.
Pertanto, i fanatici delle mutande in bocca o delle mascherine, prima di rivendicare il proprio diritto di stare anche a letto con la mascherina o mettersela da qualche altra parte, cosa che nessuno gli impedisce, dovrebbero riconoscere anche i diritti degli altri, senza fare scene psicopatiche e senza pensare che i diritti degli altri sono pretese e le proprie pretese di decidere anche per gli altri sono invece diritti. La civiltà sta nel concedere a ogni altro, tutti i diritti che si rivendica per sé stesso.
I diritti personali sono il presupposto dei diritti delle comunità. Se i diritti sono distrutti, anche la democrazia è distrutta, a prescindere da vantaggi economici o tutti gli altri regali dati in cambio delle libertà, che denotano solo la rassegnazione di cittadini-sudditi.
Tutte quelle persone che credono, che i diritti umani, civili e politici sono solo un lusso di un lontano futuro, non devono disturbare chi invece ha deciso di difendere i propri diritti e in particolare difendere anche la Costituzione italiana, che viene calpestata ogni giorno da chi dovrebbe tutelarla, ossia forze dell’ordine e la magistratura.
Riconoscere l’inviolabilità dei diritti
La Costituzione, quella a cui hanno giurato anche i nostri ministri, stabilisce che la Repubblica italiana, riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, ossia non attribuisce i diritti inviolabili (cioè, i diritti umani), ma li riconosce e li tutela.
“Riconoscere” fa comprendere che questi diritti preesistono alla Repubblica stessa, in quanto propri di ciascun essere umano.
Lo stato italiano, quindi, non attribuisce il diritto alla vita, alla salute, alla libertà personale, alla riservatezza, ecc., ma riconosce ognuno di essi come già esistente, assumendosi il compito di attuarli.
I diritti dell’uomo sono quelli che appartengono all’essere umano in quanto tale, a prescindere da qualsiasi altra circostanza.
I diritti umani nascono e muoiono insieme all’individuo cui appartengono e sono insopprimibili, poiché nessuno, può farli venire meno, nemmeno lo Stato; sono irrinunciabili e incedibili perché connaturati alla persona stessa.
Tutti i diritti umani sono diritti indisponibili e pertanto, non possono essere ceduti, scambiati, dati in prestito, soppressi e nemmeno vi si può rinunciare spontaneamente.
Quindi, che nessuno si azzardi neanche per un momento, solo a pensare di poter concedere un diritto naturale, che si chiami Conte, che si chiami Draghi, che si chiami Mattarella o in qualsiasi altro modo e che non lo pensino neanche i compagni di merenda di qualche Comitato Tecnico Scientifico, a cui nessuno ha potuto dare un mandato illimitato, per decidere sulle vite degli altri.
Fonte: articolo di Roberto Recordare