certificazione-parita-genere-imprese-portale-istituzionaleÈ online il portale istituzionale per la certificazione di parità di genere  delle imprese: ecco tutti i dettagli.


Messo online del sito realizzato dal Dipartimento delle pari opportunità della Presidenza del Consiglio sotto la guida della ministra alla Famiglia Eugenia Roccella.

Il portale istituzionale ha lo scopo di sensibilizzare dei cittadini sul tema della parità di genere e diventerà uno strumento di lavoro per tutte quelle aziende, soprattutto le piccole e medie imprese che per dimensioni hanno più difficoltà, che vogliono ottenere la certificazione.

La finalità del Sistema di certificazione della parità di genere alle imprese è quella di favorire l’adozione di politiche per la parità di genere e per l’empowerment femminile a livello aziendale e quindi di migliorare la possibilità per le donne di accedere al mercato del lavoro, di leadership e di armonizzazione dei tempi vita.

Certificazione parità di genere imprese: online il portale istituzionale

Il nuovo portale istituzionale funge da sportello online per supportare le imprese ad attestare l’applicazione, da parte del datore di lavoro, delle misure che riducono concretamente il divario di genere in azienda fra uomo e donna (retribuzione, mansioni, tutela della maternità, politiche di gestione delle differenze di genere).

Il “Sistema di certificazione della parità di genere” è un intervento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a titolarità del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri: apre una nuova finestra , volto ad accompagnare ed incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche per la crescita professionale delle donne.

L’introduzione di un Sistema di certificazione della parità di genere rientra nella Missione 5 “Inclusione e Coesione”, Componente 1 “Politiche attive del lavoro e sostegno all’occupazione” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e mira a promuovere una maggiore inclusione delle donne nel mercato del lavoro: strumento essenziale per migliorare la coesione sociale e territoriale, nonché di fondamentale importanza per la crescita economica del nostro Paese.

Traguardi e obiettivi

L’introduzione del Sistema di certificazione della parità di genere dà attuazione alla Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026: apre una nuova finestra che ha l’obiettivo di ottenere, entro il 2026, l’incremento di cinque punti nella classifica dell’indice sull’uguaglianza di genere elaborato dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE), che attualmente vede l’Italia al 14° posto nella classifica dei Paesi UE.

Il Sistema di certificazione della parità di genere, prevede il raggiungimento dei seguenti traguardi e obiettivi:

  • traguardo M5C1-12 Entrata in vigore del Sistema di certificazione della parità di genere e relativi meccanismi di incentivazione per le imprese entro dicembre 2022
  • obiettivo M5C1-13 Ottenimento della certificazione della parità di genere da parte di almeno 800 imprese, di cui almeno 450 di dimensioni micro, piccole e medie entro giugno 2026
  • obiettivo M5C1-14 Ottenimento della certificazione della parità di genere da parte di almeno 1000 imprese accompagnate al processo di certificazione attraverso l’assistenza tecnica fornita da enti di consulenza convenzionati entro giugno 2026.

I dettagli sulla nuova certificazione

Al fine di promuovere l’adozione della certificazione della parità di genere da parte delle imprese, il Sistema prevede un principio di premialità che si realizza con l’introduzione di meccanismi di incentivazione.

In base all’art. 5, comma 2, della legge 5 novembre 2021 n. 162 (Legge Gribaudo), alle aziende private che siano in possesso della certificazione della parità di genere in applicazione della prassi UNI/PdR 125:2022 rilasciata da un organismo di certificazione accreditato è concesso un esonero dal versamento di una percentuale dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per l’anno 2022.

In particolare, sono stanziati 50 milioni di euro per il 2022 e l’esonero è determinato in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui per ciascuna impresa.

L’art. 1, comma 138, della legge 30 dicembre 2021 n. 234 ha stanziato ulteriori fondi per finanziare la misura a regime, prevedendo 50 milioni di euro a partire dal 2023.

Inoltre, sempre ai sensi della Legge Gribaudo (art. 5, comma 3) alle aziende che, alla data del 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, siano in possesso della certificazione della parità di genere in applicazione alla prassi UNI/PdR 125:2022, rilasciata da un organismo di certificazione accreditato, è riconosciuto un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti.

Infine, il decreto legge 30 aprile 2022, n. 36, ha introdotto nel “Codice dei contratti pubblici” una diminuzione della garanzia prevista per la partecipazione alle procedure di gara da parte di aziende certificate, oltre alla possibilità per le amministrazioni aggiudicatrici di istituire sistemi premiali legati al possesso della certificazione di genere.

L’indirizzo web del portale istituzionale

Il nuovo sito web istituzionale, per maggiori informazioni, è dunque disponibile qui.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it