celachia-erogazione-gratuita-prodottiPubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto del ministero della Salute (che abroga quello del 2006) a firma del ministro Giulia Grillo, che interviene sui tetti di spesa in materia di celiachia e erogazione gratuita dei prodotti.


Celiachia ed erogazione gratuita dei prodotti alimentari, cambiano le regole, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 10 agosto 2018, il nuovo decreto del Ministero della Salute. Il decreto a firma del Ministro Giulia Grillo, abroga quello del 2006 e lo modifica in modo sostanziale.

 

Cosa cambia?

 

Il Decreto interviene sulla materia e modifica i limiti di spesa mensili a carico dello Stato cui hanno diritto le persone celiache. Inoltre prevede anche l’aggiornamento del Registro nazionale da parte delle Regioni, che dovrà avvenire entro 6 mesi.

 

Alle disposizioni recate dal presente decreto si provvede nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

 

I nuovi tetti di spesa per l’erogazione gratuita dei prodotti

 

Ai soggetti affetti da celiachia, compresa la variante della dermatite erpetiforme, è riconosciuto il diritto all’erogazione gratuita degli alimenti con dicitura «senza glutine, specificatamente formulati per celiaci» o «senza glutine, specificatamente formulati per persone intolleranti al glutine», ai sensi dell’art. 1 del decreto ministeriale 17 maggio 2016.

 

I nuovi limiti massimi di spesa per l’erogazione gratuita degli alimenti senza glutine specificamente formulati sono riportati nella tabella qui in allegato, presente all’interno del Decreto.
decreto.

 

celachia-erogazione-gratuita-prodotti-tabella

 

Ricordiamo che i limiti massimi di spesa sono aggiornati periodicamente dal Ministero della salute considerando la variazione dei prezzi medi al consumo degli alimenti senza glutine di base specificamente formulati per celiaci (pane e pasta).

 

Quali alimenti sono inclusi?

 

Sono inclusi gli alimenti e la nutrizione, stabiliti del Ministero della salute, rientranti nelle seguenti categorie:

 

a) pane e affini, prodotti da forno salati;

 

b) pasta e affini; pizza e affini; piatti pronti a base di pasta;

 

c) preparati e basi pronte per dolci, pane, pasta, pizza e affini;

 

d) prodotti da forno e altri prodotti dolciari;

 

e) cereali per la prima colazione.