castronovo-di-sicilia-mafia-appaltiA Castronovo di Sicilia (PA) Mafia e Appalti collegati con un cordone ombelicale: si è rivelata, infatti, truccata la gara d’appalto per lo Scuolabus comunale. In manette politici e imprenditori.


Vorremmo dire che è la prima volta che accade. Purtroppo sarebbe una menzogna. La corruzione danza sempre di più tra le file delle assemblee comunali e le poltrone dei Cda che si accaparrano le gare d’Appalto. E il Sud Italia continua ad essere quel malato che, troppo spesso, appare come incurabile da questo nefando morbo.

 

Ancora una volta protagonista è la Sicilia e, nel caso specifico, la provincia di Palermo. Accade tutto al Comune di Castronovo di Sicilia.

 

Il caso

 

Sono sei le persone indagate a vario titolo per i reati di estorsione aggravata, rivelazione ed utilizzazione di segreto d’ufficio, turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio e trasferimento fraudolento di valori. Con queste accuse, all’alba, i carabinieri di Lercara Friddi hanno eseguito i fermi.

 

Tra gli indagati c’è un imprenditore già condannato per associazione mafiosa, tre amministratori ed un dipendente del Comune di Castronovo di Sicilia.

 

Ancora una volta nel mirino delle cosche della criminalità organizzata un ganglio della Pubblica Amministrazione: il trasporto scolastico.

 

L’appalto truccato

 

Le indagini riguardano una gara d’appalto del Comune di Castronovo di Sicilia, per l’aggiudicazione del servizio di trasporto scolastico nell’anno 2016-2017. Il servizio di scuolabus era stato assegnato, per un importo di circa 31 mila euro. Protagonista, come già evidenziato prima, una ditta di fatto riconducibile a un imprenditore condannato per associazione mafiosa. L’uomo sarebbe riuscito a ottenere l’appalto grazie alla compiacenza del segretario comunale, del responsabile e di un impiegato dell’ufficio tecnico, e del responsabile dell’ufficio scolastico del Comune di Castronovo di Sicilia. Mentre una seconda ditta sarebbe stata gravemente minacciata per indurla a mollare l’appalto.

 

Disposto, inoltre, il sequestro preventivo della somma pari all’appalto conseguito illegalmente. Sequestrata anche la ditta di trasporti gestita dal noto pluripregiudicato. I carabinieri di Lercara hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Palermo su richiesta della Procura.