La Corte Suprema di Cassazione ribadisce l’importanza della taratura annuale degli strumenti di rilevamento delle infrazioni al codice della strada come gli autovelox.
I giudici hanno emesso una nuova sentenza, dopo quella di qualche settimana fa dedicata all’omologazione di questi strumenti, che potrebbe avere un ulteriore impatto significativo sulle controversie relative alle multe stradali.
In una decisione storica, la Corte ha annullato un verbale di multa emesso per eccesso di velocità, sostenendo che l’apparecchio utilizzato per il rilevamento non era stato sottoposto alla necessaria taratura annuale, rendendo così l’accertamento della violazione illegittimo.
La controversia
Il caso riguardava una cittadina che aveva impugnato un verbale di contestazione emesso dal Comune di Ispica per una presunta violazione del codice della strada avvenuta il 5 ottobre 2009. La violazione era stata rilevata tramite un autovelox, ma secondo la ricorrente, l’apparecchio non era stato tarato annualmente come prescritto dalla legge.
Inizialmente, il Tribunale di Ragusa aveva respinto l’appello, confermando la validità del verbale di accertamento. Tuttavia, la Corte Suprema di Cassazione ha accolto il ricorso, ribaltando la decisione precedente e annullando il verbale di multa contestato.
Cassazione: annullato verbale di multa per mancata taratura dell’autovelox
La Corte ha basato la sua decisione su due elementi chiave.
Primo, la sentenza della Corte costituzionale n. 113/2015, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di una disposizione del codice della strada che non prevedeva la necessità di taratura annuale degli strumenti di rilevamento delle infrazioni.
Secondo, il Decreto Ministeriale n. 282 del 13 giugno 2017, che ha stabilito l’obbligo di taratura annuale per tali strumenti.
La Corte ha sostenuto che, poiché l’autovelox in questione non era stato tarato annualmente come richiesto dalla legge, l’accertamento della violazione doveva essere considerato illegittimo. Di conseguenza, il verbale di contestazione è stato annullato.
Questa sentenza ha importanti implicazioni per i casi futuri relativi alle multe stradali. Rafforza l’importanza della corretta taratura degli strumenti di rilevamento delle infrazioni e stabilisce un precedente giuridico che potrebbe influenzare le decisioni dei tribunali in materia.
Inoltre, la Corte ha deciso di compensare le spese del giudizio di primo grado tra le parti, ma ha condannato il Comune a pagare le spese del giudizio di appello e di cassazione.
Questa sentenza sottolinea l’importanza della corretta applicazione delle normative relative alla sicurezza stradale e conferma il ruolo della giustizia nel garantire il rispetto dei diritti dei cittadini anche in materia di sanzioni amministrative.
Il testo della sentenza
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it