Confermato anche per il 2024 il rinnovo degli strumenti di cassa integrazione per affrontare il caldo eccessivo: ecco tutto quello che serve sapere.


L’estate porta con sé non solo il sole e le vacanze, ma anche temperature estremamente elevate che possono rappresentare un serio rischio per i lavoratori, soprattutto per quelli impiegati in settori come l’agricoltura e l’edilizia. Quest’anno, il governo ha confermato il rinnovo degli strumenti di cassa integrazione per affrontare il caldo eccessivo, estendendo le misure previste nel decreto agricoltura anche al settore edile fino alla fine dell’anno.

Il contesto

Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), ogni anno circa 2,41 miliardi di lavoratori sono esposti a condizioni di calore estremo durante l’attività lavorativa. Questa esposizione contribuisce a circa 22,85 milioni di infortuni sul lavoro e quasi 19.000 decessi annuali a livello globale.

In Italia, l’INAIL stima che oltre 4.000 infortuni annui siano direttamente collegati alle alte temperature, e la situazione potrebbe peggiorare in futuro a causa dei cambiamenti climatici.

L’Inps ha stabilito che, con temperature superiori ai 35 gradi – sia reali che percepite – le aziende possono richiedere la cassa integrazione per i lavoratori subordinati. Questo provvedimento è particolarmente rilevante per le attività svolte all’aperto e in luoghi non protetti dal sole. D’estate, dunque, le aziende a rischio possono adottare la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) come misura di protezione aggiuntiva per i propri dipendenti.

Un punto chiave è il messaggio Inps n. 1856 del 2017, che sottolinea la competenza dell’istituto nella gestione delle domande di integrazione salariale ordinaria. Il decreto legge sul Caldo aveva già rafforzato l’accesso alla CIGO per eventi meteorologici avversi, focalizzandosi su specifici settori come l’edilizia e l’agricoltura. Questi interventi permettono di richiedere l’ammortizzatore sociale per i lavoratori esposti a condizioni climatiche estreme, escludendo tali periodi dal limite massimo previsto – ossia 52 settimane nel biennio per l’edilizia e 90 giorni annui per la CISOA in agricoltura.

Come funziona la Cassa Integrazione per il caldo eccessivo nel 2024

Con l’approvazione della legge n. 101 del 12 luglio 2024, il cosiddetto Decreto Agricoltura, il governo italiano ha introdotto significative misure per proteggere la salute dei lavoratori nei settori dell’edilizia e del lapideo durante le ondate di calore eccezionali. Queste nuove disposizioni si inseriscono nel quadro più ampio della regolamentazione della sicurezza sul lavoro, estendendo tutele precedentemente riservate alle imprese agricole anche ai settori edile e lapideo, particolarmente vulnerabili agli effetti del caldo estremo.

Estensione dei comparti coperti

Originariamente, le misure di cassa integrazione per condizioni climatiche estreme erano destinate alle imprese agricole, ma la crescente frequenza e intensità delle ondate di calore ha reso necessario un ampliamento delle tutele. La legge n. 101 estende queste misure al settore edile e lapideo, permettendo alle aziende di richiedere la cassa integrazione per il caldo fino al 31 dicembre 2024. Questo provvedimento è particolarmente importante perché consente alle aziende di sospendere o ridurre l’attività lavorativa durante i periodi di calore eccezionale senza che questi periodi vengano conteggiati nel limite delle 52 settimane di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) previste nel biennio.

Dettagli dell’articolo 2-bis, Comma 2

L’articolo 2-bis, comma 2 del decreto legge n. 63 del 15 maggio 2024, convertito in legge n. 101, specifica che le aziende del settore edilizio e lapideo possono adottare misure straordinarie per proteggere i lavoratori dalle ondate di calore estremo. Queste misure includono la possibilità di sospendere o ridurre l’attività lavorativa dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2024. Durante questo periodo, le aziende non sono tenute a pagare il contributo addizionale normalmente previsto per l’accesso alla cassa integrazione, un incentivo significativo per incoraggiare le imprese a utilizzare questo strumento di tutela.

Limite di spesa e monitoraggio Inps

Il provvedimento stabilisce un limite di spesa di 11 milioni di euro per l’anno 2024 destinati a finanziare la cassa integrazione per il caldo nei settori edile e lapideo. L’Inps è incaricata di monitorare le domande per garantire che il budget disponibile non venga superato. Questo monitoraggio è fondamentale per assicurare una distribuzione equa delle risorse e per evitare l’esaurimento prematuro dei fondi stanziati.

Quale impatto avrà questa legge su imprese e lavoratori?

Per le aziende del settore edilizio e lapideo, questa legge rappresenta un importante supporto finanziario che consente di sospendere le attività senza gravare ulteriormente sui bilanci aziendali. Per i lavoratori, significa maggiore protezione e sicurezza durante i periodi di calore estremo, riducendo il rischio di infortuni e malattie legate alle alte temperature.

La nuova normativa risponde a una necessità crescente di protezione dei lavoratori in un contesto che vede un aumento delle ondate di calore. Questo intervento legislativo è un passo avanti significativo verso la tutela della salute dei lavoratori nei settori più esposti alle intemperie climatiche, promuovendo al contempo pratiche lavorative più sicure e sostenibili.