Usare una carta di debito presenta parecchi vantaggi ed è per questo che sono sempre di più le persone che vi si affidano per fare acquisti, sia nei negozi che negli e-commerce, effettuare operazioni di vario genere e persino domiciliare le utenze.
Le proposte sono diverse, alcune più versatili di altre, e la scelta si può fare tenendo conto delle proprie, specifiche esigenze: il mercato propone prodotti molto validi, appartenenti ai circuiti maggiormente noti e con diversi optional a seconda della versione richiesta.
In ogni caso, le carte di debito per uso personale hanno numerose funzionalità: la maggior parte di esse, attualmente, vedono associati un codice IBAN, plafond pressoché illimitati e consentono l’utilizzo anche negli Stati esteri.
Carta di debito con e senza IBAN: le caratteristiche
Una carta di debito, a differenza di una di credito, ha il suo limite nella ricarica presente al momento dell’acquisto: a parte questo, può essere persino dotata di codice IBAN.
Quest’ultimo la colloca tra i conti correnti virtuali che possono essere sfruttati per ricevere ed effettuare bonifici, pagare bollettini, domiciliare utenze e tutto senza doversi recare in filiale, direttamente dalla propria area personale o persino da app per smartphone. Tale opzione diventa irrinunciabile per tutti coloro i quali necessitino di una versatilità più ampia e non si limitino agli acquisti occasionali.
Per chi, invece, fare shopping soprattutto sul web diventa una necessità quasi quotidiana, una normale prepagata senza IBAN può essere più che sufficiente, anche se occorre tenere ben presenti i plafond di ricarica e di spesa, nonché la possibilità di impiego in valuta estera negli e-commerce stranieri. In generale, questa tipologia di carta è molto diffusa tra i giovanissimi o tra coloro i quali abbiano bisogno di meno opzioni.
Le migliori carte di debito del momento
HYPE, ad esempio, è una delle migliori carte del circuito Mastercard dotate di IBAN: in ogni sua versione, dalla base alla più evoluta, l’attivazione può avvenire già a partire dai 12 anni, quindi non servono grosse credenziali per richiederla.
Si tratta di una soluzione digitale per una gestione quotidiana semplice ed efficiente del denaro pariteticamente controllata da illimity e Fabrick, a seguito della Joint Venture annunciata a settembre 2020.
HYPE funziona attraverso un conto, una carta ed una semplice app mobile e, per numero di clienti, è oggi la più grande challenger bank in Italia: in poco tempo ha superato il milione e 350 mila clienti e cresce al ritmo di oltre 2.000 nuovi sottoscrittori al giorno.
Si tratta di una carta estremamente smart che consente di pagare persino con app per smartphone e smartwatch, quali Goolge Pay o Garmin Pay e presenta una serie di coperture assicurative dedicate ai viaggi, agli acquisti online e persino ai furti da ATM. I costi di attivazione e il canone mensile variano a seconda della tipologia (Standard, Premium o Smart) ma la maggior parte delle operazioni risulta gratuita.
Tra le più richieste, inoltre, figura anche la N26 che ha versioni che vanno dalla Standard alla Smart: emessa dalla banca omonima e attivabile dai 18 anni compiuti, presenta una tutela dei depositi fino a 100 mila euro ed è possibile pagare bollettini di tipo premarcato o in bianco, CBILL, MAV e RAV. La funzionalità salvadanaio consente persino di creare un proprio fondo partendo da obiettivi preimpostati, mentre nelle versioni più evolute si accede a programmi di scontistica e cashback laddove previsto da negozi ed e-commerce.
Vi sono carte che, oltre ad avere una serie di funzionalità interessanti, sono anche ecosostenibili: la Flowe Friend, per esempio, è costituita da legni riciclati e pianta un albero a ogni attivazione, ma include app per il controllo delle finanze, non ha limiti particolari di utilizzo e il saldo finale della carta può raggiungere persino i 75 mila euro.
La Transfer Wise, invece, è dedicata a chi viaggia molto o semplicemente a chi abbia necessità di trasferire e ricevere denaro nelle varie parti del mondo: ha, infatti, IBAN europei, americani, inglesi e persino neozelandesi, oltre a godere di un tasso di cambio reale e ben specificato prima di qualsiasi operazione.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it