La Carta d’identità elettronica è disponibile per i cittadini italiani e stranieri in tutti i comuni. Vediamo i costi, le funzioni e i benefici di questa nuova realtà.
La carta d’identità elettronica (CIE) è il documento di identità provvisto degli elementi per l’identificazione fisica del titolare rilasciato attraverso supporto informatico dalle amministrazioni comunali.
Nasce nel 2000 come sperimentazione del Ministero dell’Interno. Nella fase iniziale ha coinvolto 156 comuni italiani, e a metà del 2012 diventa operativa nei comuni che avevano fatto preventivamente richiesta al Ministero dell’Interno.
L’obiettivo della CIE è duplice:
- Dare certezza giuridica ad un documento di identità, soprattutto per quanto riguarda il supporto e il processo di emissione;
- Fornire un possibile strumento di accesso ai servizi in rete, quindi come volano importante per la digitalizzazione.
Oltre ad essere documento di riconoscimento personale come la versione cartacea, è anche mezzo di autenticazione per accedere ai servizi telematici messi a disposizione della Pubblica Amministrazione (progetto POLIS).
Sono due le casistiche principali:
- Nel caso di cittadini italiani diventa anche titolo di viaggio per i paesi appartenenti all’U.E. e per quelli con i quali lo Stato italiano ha firmato specifici accordi.
- Nel caso dei cittadini stranieri (Ue o extra-UE) è necessario verificare la regolarità del soggiorno tramite l’esibizione del titolo di soggiorno o dei documenti sostitutivi nei casi di rinnovo del permesso. Ma la CIE avrà comunque una validità non influenzata dalla validità del titolo di soggiorno.
A questo link potete leggere una panoramica sul diritto alla ricevuta dei documenti presentati alla pubblica amministrazione.
- Composizione e sicurezza della carta d’identità elettronica
- Come si compone la CIE
- Quanto costa la Carta d’identità elettronica?
- Come funziona? Modalità di attivazione nei Comuni
- Modalità di ricezione della Carta d’identità elettronica
- Specifiche tecniche di trasmissione
- Validità della Carta d’identità elettronica
- Accesso ai servizi della PA mediante il sistema SPID
- ANPR e CIE: due pilastri della PA 2.0
- Conclusioni
Composizione e sicurezza della carta d’identità elettronica
La CIE ha le stesse dimensioni delle carte di credito o codici fiscali, è dotata di sofisticati elementi di sicurezza e di un microchip a radiofrequenza (RF) che memorizza i dati del titolare.
La foto in bianco e nero è stampata al laser, per garantire un’elevata resistenza alla contraffazione. Sul retro della Carta è riportato il Codice Fiscale, anche come codice a barre.
Il microprocessore a radio frequenza costituisce:
- una componente elettronica di protezione dei dati anagrafici, della foto e delle impronte del titolare da contraffazione;
- uno strumento predisposto per consentire l’autenticazione in rete da parte del cittadino, finalizzata alla fruizione dei servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione;
- un fattore abilitante ai fini dell’acquisizione di identità digitali sul Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID);
- un fattore abilitante per la fruizione di ulteriori servizi a valore aggiunto, in Italia e in Europa.
Come si compone la CIE
La carta è contrassegnata da un numero seriale stampato sul fronte in alto a destra e prende il nome di numero unico nazionale.
Sulla CIE vi sono riportati in chiaro i dati personali dell’individuo:
- Nome, cognome, data e luogo di nascita;
- Codice fiscale;
- Residenza e cittadinanza;
- Codice numerico del comune di rilascio,
- Data di rilascio e scadenza;
- Firma digitale del titolare;
- Immagini di due impronte digitali;
- Fotografia digitalizzata;
- Genitori (nel caso di minore);
- Eventuali indicazioni di non validità per l’espatrio;
- Dati amministrativi del Servizio Sanitario Nazionale
Sono previste anche altre funzioni che in futuro sarà possibili espletare con la Carta d’identità elettronica, come i pagamenti elettronici di:
- Multe,
- Bollette,
- Bollo auto,
- Ticket sanitari
E anche la prenotazione di visite al museo, come anche accedere alla propria cartella clinica e storia sanitaria.
Quanto costa la Carta d’identità elettronica?
La CIE viene stampata dal Poligrafico dello Stato, ha un costo di € 16,79 (invece dei vecchi € 20,00 della versione precedente), a recupero dei costi di emissione.
A questo importo si aggiungono però i diritti di segreteria e diritti fissi che spettano al Comune, stabiliti in massimo € 5,16 per diritto fisso e € 0,26 per diritto di segreteria, per un totale di € 22,21.
Ogni Comune può deliberare la riduzione o soppressione dei propri diritti; in molti casi le Amministrazioni hanno preso questa decisione anche per semplificare il pagamento da parte dei cittadini, soprattutto nel caso in cui avvenga per contanti, riducendo l’importo richiesto a 22,00 €.
Inoltre, sul totale delle CIE emesse, il Ministero riconosce ai Comuni la cifra forfettaria di € 0,70 per ciascun documento.
Come funziona? Modalità di attivazione nei Comuni
Dal 1 Luglio 2018 è entrata in vigore la nuova procedura online per prenotare l’appuntamento così da eliminare le file e facilitare il rilascio della tessera.
Ecco quindi cosa bisogna fare:
- I cittadini che vogliono richiedere un appuntamento per ottenere la CIE dovranno prenotarsi attraverso la nuova procedura Agenda Cie. La prenotazione è in funzione alle disponibilità del proprio Comune;
- È necessario accedere al sistema Agenda Cie , previa registrazione al portale, e prenotare un appuntamento (massimo 5, per sé o per la propria famiglia);
- Fissato il giorno della prenotazione il sistema rilascia una ricevuta che il cittadino dovrà stampare e consegnare in sede di domanda. Insieme alla fototessera cartacea o su supporto USB e tessera sanitaria o codice fiscale;
L’interessato, al momento della richiesta deve presentare la carta vecchia o la denuncia di furto o smarrimento presso le Forze di Polizia o Polizia Locale. Oppure la dichiarazione di deterioramento con l’esibizione del documento deteriorato.
Nel caso la persona non fosse in possesso di alcun documento, la procedura informatica consente anche l’identificazione tramite due testimoni non parenti.
È possibile esibire anche la tessera sanitaria per velocizzare l’inserimento dei dati anagrafici nell’applicativo, e verificare se il codice fiscale è allineato con l’INA-ANPR e Anagrafe Tributaria.
A questo link la guida alla lettura del Numero della Tessera Sanitaria.
Oltre la fototessera o la foto digitale su memoria USB; il cittadino deve fornire le impronte, obbligatorie per i maggiori di anni 12.
Nel caso in cui non fosse possibile rilevare le impronte, se ne può dare atto nel documento.
Nel caso la CIE riguardi figli minori, la richiesta deve essere presentata da entrambi i genitori – se il documento deve essere valido per l’espatrio – che debbono dare l’assenso.
I cittadini italiani residenti all’estero potranno richiedere la CIE in Consolato. Tuttavia al momento il servizio è in attesa di un’intesa interministeriale con il Ministero degli Affari Esteri.
Modalità di ricezione della Carta d’identità elettronica
Il cittadino riceverà la CIE all’indirizzo indicato entro 6 giorni lavorativi dalla richiesta. Una persona delegata potrà provvedere al ritiro del documento, purché le sue generalità siano state fornite all’operatore comunale al momento della richiesta.
Nel caso di impossibilità del cittadino a presentarsi allo sportello del Comune per malattia grave o motivazioni affini, un suo delegato deve recarsi presso il Comune con la documentazione attestante l’impossibilità a presentarsi presso lo sportello.
Il delegato dovrà fornire la carta di identità del titolare o altro suo documento di riconoscimento, la sua foto e il luogo dove spedire la CIE.
Effettuato il pagamento, concorderà con l’operatore comunale un appuntamento presso il domicilio del titolare, per il completamento della procedura.
Specifiche tecniche di trasmissione
Con Decreto Interministeriale dell’ 8 novembre 2007 sono state fissate le regole tecniche di trasmissione.
Esse prevedono che al momento del rilascio della carta, per tutelare la sicurezza del cittadino, siano rilasciate allo stesso tre codici personali segreti:
- il PIN: una sequenza di numeri personali e segreti che permette il riconoscimento dell’utente in tutta sicurezza;
- il PUK: il codice per sbloccare il PIN nel caso in cui il cittadino ne sbagli la digitazione per tre volte o dimentichi il proprio numero;
- il CIP: per impedire l’uso del PIN ad altri se la carta viene smarrita o rubata e garantire la propria privacy.
Il Centro Nazionale dei Servizi Demografici (CNSD) presso il Ministero dell’Interno, assicura e garantisce:
- Gestione unitaria del sistema di emissione della CIE,
- Piena funzionalità
- Trasparenza e sicurezza dei processi di autenticazione e convalida delle informazioni anagrafiche.
Validità della Carta d’identità elettronica
La CIE ha una validità variabile in base all’età del titolare:
- 3 anni per i minori di età inferiore a 3 anni;
- 5 anni per i minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni;
- 10 anni per i maggiorenni.
Le Carte d’identità scadono nel giorno del compleanno del titolare successivo allo scadere del decimo (o quinto, o terzo) anno dal giorno dell’emissione del documento. Avranno dunque una durata di una frazione d’anno superiore alla scadenza che sarebbe prevista rispetto all’emissione.
Con la CIE è prevista anche la facoltà del cittadino maggiorenne di indicare il consenso o il diniego o la non espressione di volontà rispetto alla donazione di organi e/o tessuti in caso di morte.
La raccolta di tutti i dati per le persone non autosufficienti potrà essere effettuata con modalità organizzative da parte del singolo Comune. Verranno raccolti in due distinti momenti la foto e i dati personali e, successivamente, la firma e le impronte (se possibile) dell’interessato.
Al momento della formalizzazione della richiesta, viene prodotto un documento riassuntivo del documento di identità.
Una copia di questo rimane al Comune, che emette l’atto. In precedenza, con la procedura analogica, un’altra copia, definita comunemente “cartellino”, veniva inviata alla Questura.
Grazie alla CIE questo “cartellino” diventa digitale, e quindi non occorre più la stampa cartacea, e neanche l’invio alla Questura.
Accesso ai servizi della PA mediante il sistema SPID
La nuova Carta di identità elettronica può essere utilizzata anche per richiedere un’identità digitale presso uno degli Identity provider accreditati presso il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID).
Il possesso della CIE rende il processo di richiesta dell’identità digitale agevole e veloce, in quanto viene meno la necessità per il cittadino di farsi identificare dall’operatore dell’Identity Provider prescelto.
Per richiedere una identità digitale SPID e per utilizzare tale identità digitale per accedere ad uno o più servizi in rete erogati dalle Pubbliche Amministrazioni si sfrutta la possibilità di autenticazione offerta dal microprocessore della CIE.
L’autenticazione è avviata dal titolare stesso che deve inserire il PIN di autenticazione in una apposita finestra del browser.
La prima metà di tale PIN si riceve al momento della presentazione della richiesta, la seconda metà del PIN viene ricevuta assieme alla Carta.
Senza il PIN non può essere letta alcuna informazione dalla Carta. Quindi non è possibile che qualcuno legga dati all’insaputa del titolare.
Una volta inserito il PIN, la Carta invia un certificato di autenticazione che contiene i dati anagrafici, tra cui il codice fiscale. Tutta la comunicazione è cifrata con chiavi che vengono modificate ad ogni sessione.
ANPR e CIE: due pilastri della PA 2.0
La piattaforma unica dei servizi demografici, messa a disposizione dal Ministero dell’Interno, cioè l’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR), insieme alla Carta d’Identità Elettronica (CIE), sono due pilastri della nuova idea di Pubblica Amministrazione 2.0.
L’attuazione di questi due progetti rappresenta infatti – nel quadro dell’Agenda digitale italiana e degli impegni assunti dall’Italia con l’avvio nel 2010 dell’Agenda digitale europea – uno strumento centrale per l’innovazione, la crescita economica, la competitività e il miglioramento dei servizi a cittadini e imprese.
L’ANPR non è solo una banca dati nazionale, nella quale confluiranno progressivamente le 8000 anagrafi comunali italiane, ma anche un sistema integrato che consente ai Comuni di svolgere i servizi anagrafici, consultare o estrarre dati, monitorare le attività ed effettuare statistiche in simultanea.
Conclusioni
La Carta d’identità elettronica è quindi un’innovazione importante nella PA, nell’ottica sempre della conversione digitale delle amministrazioni.
Questo strumento innovativo risponde, pertanto ai seguenti dettami normativi:
- Snellire le procedure,
- Eliminare le file,
- Velocizzare i processi.
Riuscire in futuro a poter racchiudere molteplici servizi e altrettante funzioni eseguibili tramite solo la CIE diventa una realtà sempre più vicina.