Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio contestano “l’emanazione del nuovo atto d’indirizzo relativo alle concessioni delle aree di servizio autostradali che conferma, peggiorandolo, quello già firmato dal ministro Passera nel 2013”. Decisione definitiva il 18 febbraio.
I gestori delle aree di servizio autostradali verso lo sciopero generale a inizio marzo. Ad annunciarlo sono Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio che puntano il dito contro “l’emanazione del nuovo atto d’indirizzo relativo alle concessioni delle aree di servizio autostradali che conferma peggiorandolo quello già firmato dal ministro Passera nel 2013”.
Secondo le associazione il ministero dei Trasporti e quello dello Sviluppo economico “per un verso ha perso la grandissima occasione di dimostrare, in nome del prevalente interesse generale, che gli imprenditori delle concessioni non si possono servire di un bene pubblico come se fosse di loro esclusiva proprietà, e per l’ altro ha frustrato le attese di cambiamento delle drammatiche condizioni in cui versa il settore proprio per le politiche adottate dai concessionari, Autostrade per l’Italia in testa”. Le tre sigle, che hanno proclamato lo stato di agitazione, prenderanno una decisione sullo sciopero il 18 febbraio prossimo.
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni per un INCREMENTO dei prezzi nei prossimi giorni: «In una settimana, il greggio Brent è AUMEN-TATO in presenza di un cambio euro/dollaro IN ARRETRAMENTO e si at-testa ora su 50 euro/barile rispetto ai 47 di venerdì scorso; a sua volta la quotazione internazionale dei prodotti lavorati è SALITA di +1,7 cent/litro per la benzina e di +2,2 cent/litro per il gasolio [rispettivamente +2,1 e +2,7 con IVA]. Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza interna- zionale del Mediterraneo, i prezzi alla pompa in Italia da venerdì 6 febbraio sono SALITI di ben +3,1 cent/litro per la benzina e di +3,1 cent/litro per il gasolio.
Nella settimana, i prodotti sono stati ceduti dalle Compagnie petrolifere ai propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di cessione mediamente più sostenuti nell’ordine di 18,0/19,8 cent /litro rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bian-che” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 13 gennaio], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +7,7 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di +9,3 cent/litro per la benzina e di +9,2 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], i prezzi nazionali alla pompa sono saliti di +7,6 cent /litro per la benzina e di +7,2 cent/litro per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio eu-ro/dollaro, sussisterebbero le condizioni per un AUMENTO DEI PREZZI, con variazioni massime attorno a 1,0 eurocent/litro al litro.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOE-NERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che il 9 febbraio lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti” [ovvero quante im-poste si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U. E.] è di +23,8 cent/litro per la benzina e +21,5 per il gasolio e le imposte pesano sul prezzo finale della benzina per il 67,6 % e per il 62,1 % su quello del gasolio.»
«I prezzi self sulla rete autostradale ASPI sul dato di metà settimana sono aumen-tati per la benzina di +0,056 euro/litro e di +0,055 euro/litro per il gasolio rispetto alla rilevazione del 4 febbraio» aggiunge Stefano CANTARELLI, Presidente Nazio-nale della ANISA Confcommercio, l’associazione che raggruppa i gestori della rete distributiva autostradale «ed il prezzo del gasolio in autostrada – prodotto che costituisce oltre l’80 % delle vendite in questo comparto – nella modalità self risulta per questa settimana in linea rispetto al prezzo dello stesso prodotto nella stessa modalità in rete ordinaria».
FONTE: Confcommercio