Devo compilare il modello Rli per la registrazione di un contratto d’affitto in cui ho diviso il canone (6mila euro) dalle spese condominiali (600 euro). Nella sezione I, alla voce importo del canone, cosa devo scrivere?
Andrea Tafi
Canone d’Affitto: come compilare modello RLI?
I cosiddetti oneri accessori sono adempimenti ulteriori cui il conduttore è tenuto per legge, oltre al pagamento del canone (articolo 9 della legge 392/1978). Ai fini dell’applicazione dell’imposta di registro, la base imponibile per i contratti di locazione è costituita dall’ammontare del corrispettivo in denaro pattuito per l’intera durata del contratto (articolo 43, comma 1, del Dpr 131/1986). Gli oneri accessori al contratto di locazione, qualunque sia la natura degli stessi, non concorrono alla determinazione della base imponibile del contratto stesso per l’applicazione dell’imposta di registro (risoluzione 251167/1980). Sono infatti semplici movimenti finanziari (rimborsi) e non corrispettivi di prestazioni di servizi imponibili (circolare 9/E del 1992). Nel modello Rli, pertanto, andrà inserito l’importo del canone di locazione annuo, in cui non rientrano gli oneri accessori o, in caso di contratti di durata inferiore a un anno, l’importo relativo all’intera durata.
La “cedolare secca” è un regime facoltativo, che si sostanzia nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali (per la parte derivante dal reddito dell’immobile). In più, per i contratti sotto cedolare secca non andranno pagate l’imposta di registro e l’imposta di bollo, ordinariamente dovute per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione. La cedolare secca non sostituisce l’imposta di registro per la cessione del contratto di locazione.
L’opzione cedolare secca, nei contratti di locazione, implica dunque un regime facoltativo per il quale il proprietario di un immobile ad uso abitativo paga un’imposta sostitutiva di IRPEF e addizionali. Tale imposta forfettaria si calcola applicando: un’aliquota del 21% sul canone di locazione lordo annuo, se il contratto è a canone libero; un’aliquota del 10% se si applica un canone concordato.
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