cani e gatti covid Col dilagare della variante Omicron, i contagi sono aumentati in modo esponenziale. Ma cani e gatti possono prendere il Covid? Vediamolo insieme.


Cani e gatti Covid: la variante Omicron sta mettendo in crisi l’Italia e il resto del mondo a causa della sua alta contagiosità. Migliaia di italiani sono risultati positivi e altrettanti sono costretti alla quarantena per un contatto con positivo.

Come ben sappiamo, la quarantena è spesso difficile, soprattutto se in casa sono presenti sia positivi che negativi.
Tra le tante criticità, si è sviluppato un altro problema: cani e gatti possono essere contagiati dal Covid? E possono trasmetterlo?

Vediamolo insieme.

Cani e gatti Covid: gli animali domestici possono prendere infettarsi?

Innanzitutto, è importante fare una premessa: in Italia, ci sono oltre 62 milioni di animali domestici, con 16 milioni di cani e gatti per 59 milioni di persone. In media, quindi, una famiglia su tre possiede uno o più animali domestici, così come emerge dal sondaggio di Aisad (l’Associazione italiana imprese settore animali domestici) Confesercenti e Swg (società italiana che si occupa di ricerche sul mercato).

Durante la pandemia, è stato riscontrato, in diversi Paesi, che gli animali, sia allevati che domestici, possono essere positivi al Covid-19. Inoltre, cani e gatti possono positivizzarsi a seguito di un contatto con persone infette.

Ma non solo, alcuni gatti hanno anche mostrato alcuni segni clinici della malattia, come ha confermato il Ministero della Salute. Allo stesso tempo, però, l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha affermato che

“non esistono evidenze che gli animali da compagnia svolgano un ruolo epidemiologico nella diffusione all’uomo di SARS-CoV-2”.

E che, anzi, sia proprio l’uomo a contagiare gli animali, col rischio di far sviluppare la malattia in cani e gatti.

Cani e gatti Covid: come comportarsi per evitare il contagio

cani e gatti covid L’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato come ci sia bisogno di attuare le generali regole di igiene personale anche coi propri animali domestici, per evitare il contagio di Covid-19.
Poiché:

“Gatti, cani, furetti e altri piccoli mammiferi che vivono con persone con sospetta o confermata infezione da COVID-19 dovrebbero essere gestiti come “contatti” potenzialmente infetti”.

Ecco alcuni consigli:

  • Lavare sempre le mani, prima e dopo il contatto con gli animali e dopo aver pulito la lettiera o la cuccia;
  • Pulirgli le zampe prima di rientrare a casa;
  • Se si è positivi o si sospetta di esserlo, è meglio limitare contatto con l’animale e affidarlo a qualcuno di fiducia, oppure utilizzare sempre mascherina e guanti;

Cani e gatti Covid: cosa fare in caso di positività

Precisiamo comunque che non devono esserci allarmismi: sono rari i casi in cui cani e gatti possono contagiarsi col Covid-19 e difficilmente possono contagiare i padroni.

Nel caso, però, gli animali mostrino sintomi respiratori e gastroenterici, come tosse, vomito, inappetenza, febbre e difficoltà respiratorie, è importante chiamare il veterinario di fiducia. Sarà lui a valutare il caso e vedere se sia opportuno sottoporre l’animale ad un testo per il Covid-19.

In caso di positività, sarà sempre il veterinario a dover segnalare il caso al Servizio Veterinario della ASL:

“Gli animali positivi al test vanno posti in isolamento presso una struttura dedicata, fino alla guarigione. Laddove vivano persone con sospetta o confermata COVID-19, è possibile valutare l’opportunità di mantenere l’animale presso l’abitazione, solo se si realizzano condizioni abitative tali da consentire di limitare in modo efficace il contatto dell’animale positivo con altri animali e persone”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it