Arriva l’ok definitivo anche da parte della Camera sul decreto liste d’attesa, che adesso è legge dello Stato: ecco quali sono tutte le misure che entraranno in vigore.


Il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto 7 giugno 2024, n. 73, recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie dopo il passagio al Senato è stato approvato, in via definitiva, dalla Camera dei deputati. Il testo, in seconda lettura a Montecitorio, è stato approvato con 171 sì e 122 no.

La Camera approva il decreto liste d’attesa che diventa legge

Presentato dal ministro della Salute Orazio Schillaci, il decreto mira a ridurre i tempi di attesa per visite e prestazioni sanitarie e si compone di 7 articoli.

Il decreto sulle liste d’attesa è legge: diamo risposte concrete ai cittadini e maggiore efficienza al servizio sanitario nazionale. Dopo anni di inerzia, questo Governo interviene in maniera strutturale con misure che affrontano tutti i fattori che hanno contribuito a un aumento intollerabile delle liste d’attesa”.

La nostra priorità – aggiunge il Ministro – è tutelare il diritto alla salute degli italiani e lo facciamo attraverso un nuovo sistema di monitoraggio finalmente efficace e strumenti di controllo che vedono in prima linea le Regioni e il Ministero della Salute con un Organismo che potrà attivare poteri sostitutivi, in caso di inadempienza.

Aboliamo dal 2025 il tetto di spesa per le assunzioni di personale, diamo ulteriori incentivi al personale con la detassazione delle prestazioni aggiuntive e garantiamo che ai cittadini sia sempre erogata la prestazione: se non ci riesce il servizio pubblico, si ricorre all’intramoenia o al privato accreditato. Non ci sono regali ai privati, al contrario il privato accreditato dovrà fare pienamente la propria parte mettendo a disposizione tutta l’offerta di prestazioni nel Cup unico regionale.

Inoltre, sosteniamo le Regioni del Sud con interventi di adeguamento tecnologico e formazione di personale per potenziare l’assistenza sociosanitaria. Da questo momento non ci sono più alibi: abbiamo definito chiaramente regole e responsabilità”.

Scopriamone tutte le novità.

Piattaforma nazionale delle liste d’attesa

Presso l’AGENAS (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) risulta istituita una Piattaforma nazionale delle Liste di Attesa, che garantirà l’interoperabilità con le piattaforme regionali. L’Agenzia ha l’autorizzazione a trattare i dati personali necessari per la gestione della piattaforma.

Entro sessanta giorni, il Ministero della Salute definirà le linee guida specifiche per il funzionamento della piattaforma e la sua interoperabilità con quelle regionali. La piattaforma opererà in linea con il Modello nazionale di classificazione e stratificazione della popolazione, sviluppato nell’ambito del PNRR.

Inoltre, l’Agenzia avrà la facoltà di effettuare audit sulle agende di prenotazione regionali per verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione delle liste di attesa. È importante notare che queste attività saranno svolte senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria

Presso il Ministero della Salute sarà istituito un organismo con il compito di vigilare sull’assistenza sanitaria. Questo organismo avrà il compito di verificare l’efficienza e l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, oltre al sistema di gestione delle liste di attesa. Avrà poteri ispettivi e potrà accedere alle strutture sanitarie, avvalendosi del supporto del Comando Carabinieri per la tutela della salute.

Saranno definite le disposizioni per la dotazione organica e il reclutamento del personale necessario per l’organismo. Inoltre, le Regioni e le Province autonome istituiranno un’Unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi di attesa, nominando un Responsabile unico regionale dell’assistenza sanitaria (RUAS).

Sistema di prenotazione delle prestazioni sanitarie

Tutti gli erogatori pubblici e privati accreditati dovranno afferire al Centro unico di prenotazione (CUP) regionale o infra-regionale. La piena interoperabilità dei centri di prenotazione sarà una condizione preliminare per la stipula degli accordi contrattuali.

Sarà attivato un sistema di disdetta che permetterà agli assistiti di confermare o cancellare le prenotazioni almeno due giorni lavorativi prima della prestazione. Gli inadempimenti contrattuali da parte degli sviluppatori dei CUP regionali saranno considerati illecito professionale grave.

Visite mediche e specialistiche anche nel weekend

Le visite mediche e specialistiche potranno essere effettuate anche nei giorni di sabato e domenica, e l’orario di erogazione delle prestazioni sarà prolungato. L’attività libero-professionale sarà soggetta a verifiche per garantire che non superi il volume delle prestazioni istituzionali.

Superamento del tetto di spesa per il personale del SSN

A partire dal 2024, i valori massimi della spesa per il personale saranno incrementati annualmente del 10% dell’incremento del fondo sanitario regionale rispetto all’esercizio precedente. Su richiesta della regione, l’incremento può essere aumentato di un ulteriore 5%, previa verifica della congruità delle misure compensative.

Misure di supporto alla digitalizzazione del SSN

Per migliorare l’efficienza e la trasparenza del SSN, è stato istituito un fondo dedicato alla digitalizzazione delle strutture sanitarie pubbliche. Questo fondo è finalizzato all’implementazione di sistemi di gestione informatica delle liste di attesa e delle prenotazioni, e all’integrazione delle varie piattaforme regionali con la Piattaforma nazionale delle Liste di Attesa.

I fondi saranno erogati alle Regioni e alle Province autonome in base a criteri specifici definiti dal Ministero della Salute, in collaborazione con la Conferenza Stato-Regioni, considerando le necessità territoriali e lo stato di avanzamento della digitalizzazione. Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione, il Ministro della Salute emanerà un decreto per stabilire le modalità di utilizzo del fondo, definendo priorità, procedure di monitoraggio e rendicontazione delle spese.

Il Ministero della Salute, insieme all’AGENAS, sarà responsabile del monitoraggio e della valutazione periodica dell’impatto delle misure di digitalizzazione, pubblicando annualmente un rapporto sullo stato di avanzamento e sui risultati ottenuti. Le risorse destinate a queste attività provengono da riallocazioni interne al bilancio del Ministero della Salute, senza necessità di nuovi stanziamenti.

Il dossier della Camera

Qui il dossier completo sulla conversione in legge elaborato dalla Camera.