Oggi inizia l’iter del testo alla Camera. Probabile via libera il 26. Tra i provvedimenti più importanti: modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, chiarimenti sulla concessione degli ammortizzatori sociali, nuove norme sui controlli a distanza, superamento delle collaborazioni coordinate e continuative.

Modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, chiarimenti sulla concessione degli ammortizzatori sociali, nuove norme sui controlli a distanza, superamento delle collaborazioni coordinate e continuative, azzeramento del periodo di vacatio legis con l’entrata in vigore del provvedimento il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta: sono le principali modifiche al Jobs act introdotte dalla Commissione lavoro della Camera che ha dato il via libera alla delega.

Ecco in sintesi cosa prevede il provvedimento che sara’ esaminato dall’Aula a partire dalle 10.00 di oggi (l’ok dovrebbe arrivare entro il 26):

 

– CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI PER I NEOASSUNTI: arriva il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianita’ di servizio per tutti i neoassunti. Nel testo sono state introdotte alla Camera modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori con la possibilita’ di reintegra nel posto di lavoro in caso di di licenziamenti illegittimi limitata non solo a quelli nulli e discriminatori ma anche a ”specifiche fattispecie” di quelli disciplinari (legati al comportamento del lavoratore). Saranno i decreti delegati a stabilire quali saranno queste fattispecie. Sui licenziamenti per motivi economici (esigenze aziendali) giudicati ingiustificati sara’ previsto solo l’indennizzo.

– RIORDINO FORME CONTRATTUALI E RAPPORTI LAVORO: l’obiettivo al quale si vuole arrivare con il contratto a tutele crescenti e’ di farne la modalita’ normale di assunzione sfoltendo le decine di forme contrattuali e le norme esistenti. Si punta alla creazione di un testo organico di disciplina delle varie tipologie contrattuali e al ”superamento” delle collaborazioni coordinate e continuative.

– MANSIONI FLESSIBILI E CONTROLLI A DISTANZA: si rivede la disciplina delle mansioni in caso di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale con l’interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalita’ e delle condizioni di vita, prevedendo limiti alla modifica dell’inquadramento. Il passaggio da una mansione all’altra diventa piu’ flessibile (con la possibilita’ anche di demansionamento). Viene rivista anche la disciplina dei controlli a distanza con la possibilita’ di controllare impianti e strumenti di lavoro.

– RIFORMA CIG: sara’ impossibile autorizzare la cig in caso di cessazione definitiva di attivita’ aziendale (la Commissione lavoro della Camera ha aggiunto la parola ”definitiva”). L’obiettivo e’ di assicurare un sistema di garanzia universale per tutti i lavoratori con tutele uniformi e legate alla storia contributiva del lavoratore.  Saranno rivisti i limiti di durata dell’indennita’  (adesso il tetto e’ di due anni per la cassa ordinaria e di quattro per la straordinaria) e sara’ prevista una maggiore partecipazione da parte delle aziende che la utilizzano.

– RIFORMA ASPI: la durata del trattamento di disoccupazione dovra’ essere rapportata alla “pregressa storia contributiva” del lavoratore con l’incremento della durata massima (per ora fissata a 18 mesi a regime nel 2016, ndr) per quelli con le carriere contributive piu’ rilevanti”.

– RAZIONALIZZAZIONE INCENTIVI ALL’ASSUNZIONE E ALL’AUTOIMPIEGO: si istituisce inoltre un’Agenzia nazionale per l’impiego e si punta a semplificare e razionalizzare le procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro al fine di ridurre gli adempimenti a carico di cittadini e imprese. L’obiettivo e’ svolgere tutti gli adempimenti per via telematica.

NO VACATIO LEGIS: legge e decreti delegati entreranno in vigore il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta. Gli effetti degli interventi normativi saranno oggetto di un monitoraggio permanente da realizzarsi senza maggiori oneri.

 

 

FONTE: Confcommercio

 

 

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