Ecco alcuni utili indicazioni riguardanti il ritiro o la ristampa del diploma di laurea per i soggetti che abbiano provveduto nel tempo a un cambio di sesso.
Spesso, dopo aver conseguito un titolo di studio, che sia un diploma di scuola secondaria o di laurea, gli studenti hanno bisogno di ottenere la copia della pergamena del medesimo.
Si tratta ovviamente di un documento molto importante è utile a molti scopi: e a volte capita che questo sia smarrito o non sia stato ritirato in tempi brevi (in questo articolo trovate alcune informazioni su cosa occorre fare in questi casi).
Nei casi di ritiro della pergamena del diploma di laurea ci sono passaggi particolari da seguire nei casi di cambio di sesso del richiedente? Esistono particolari tutele per i soggetti in questione?
A dare una risposta a queste domande è un parere contenuto nell’archivio del Garante della Privacy, il numero 2121695, che fornisce alcuni utili indicazioni sulla tutela dei soggetti che devono ritirare il proprio diploma di laurea o ottenere una ristampa dello stesso.
Il caso
A sollevare la questione davanti al Garante era stata una richiesta dell’università di Pisa, nel lontano 2012. Nonostante il parere sia teoricamente “datato” rappresenta ancora oggi la prassi da seguire in questi casi.
Uno studente che si era laureato a Pisa aveva infatti chiesto al suo ateneo di origine il rilascio di una ristampa del certificato di laurea che recasse i suoi dati anagrafici, successivamente modificati con sentenza irrevocabile a seguito del cambio di sesso, senza alcun riferimento diretto e/o indiretto alla sua precedente identità sessuale e anagrafica.
Cambio sesso e ritiro diploma di laurea: ecco cosa sapere
Secondo il Garante della Privacy occorre che l’Università ometta l’annotazione della motivazione della ristampa dei diplomi di laurea richiesta dagli studenti per i quali sia intervenuta una sentenza del tribunale di rettificazione di attribuzione di sesso.
Questo tipo di procedura, infatti, risulta idonea a tutelare adeguatamente la dignità degli interessati e il diritto degli stessi a vedere correttamente rappresentata la propria identità sessuale a seguito della sua modificazione.
Pertanto le università, anche nei casi di ristampa del diploma di laurea, devono ottemperare a idonei accorgimenti e cautele per:
- non riportare elementi idonei a rivelare l’avvenuta rettificazione di attribuzione di sesso
- non riportare il nome originario dell’interessato, a salvaguardia del suo futuro inserimento nei rapporti sociali e lavorativi
- conservare comunque sia, a norma di legge, l’atto o il documento che contiene i dati personali dell’interessato con il sesso e il nome originario.
Le norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso
Gli articoli 1, 4 e 5 della legge 164/82 (“norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso”) stabiliscono che la sentenza che dispone la rettificazione anagrafica dell’attribuzione del sesso deve consentire all’interessato, per il futuro, di poter compiutamente vivere un sesso diverso da quello enunciato nell’atto di nascita, senza perciò correre il rischio che limitazioni burocratiche di sorta possano suscitare pregiudizi nelle persone che con lui si relazionano ed alle quali può non voler rivelare la propria identità sessuale precedente.
Il testo completo del documento
Potete consultare qui di seguito il testo completo del parere del Garante della Privacy.
Fonte: articolo di Simone Bellitto