Diremo presto addio al Green Pass e al resto delle restrizioni? Ecco il calendario con le prossime scadenze.
Calendario Green Pass: il prossimo 31 marzo terminerà lo Stato d’emergenza, iniziato proprio al principio della pandemia di Covid-19.
Il governo Draghi sta attualmente vagliando le possibilità per l’eliminazione graduale delle restrizioni, già a partire dal primo aprile.
Probabilmente il decreto con tutte le riaperture verrà pubblicato il prossimo 16 marzo.
Vediamo quale sarà il calendario per il Green Pass e le ipotesi per le prossime riaperture.
Calendario Green Pass: quali saranno le prossime riaperture
Grazie alla campagna vaccinale e all’arrivo della bella stagione, il Covid-19 oggi fa meno paura. I contagi e i ricoveri stanno calando e, con la fine dello stato d’emergenza, il governo si prepara alle riaperture.
Lo scorso 10 marzo è stata tolta la limitazione del consumo di cibi e bevande nei cinema e nei teatri, ma il governo sta preparando una road map delle riaperture.
Nonostante ci siano ancora scontri tra aperturisti e rigoristi, il governo vorrebbe accelerare i tempi per la road map e spingere per il settore del turismo, in favore delle vacanze pasquali.
Ecco quali sono le prossime date utili.
Primo aprile
Il primo aprile sarà il primo giorno fuori dallo stato d’emergenza e dovrebbe decadere l’obbligo di Super Green Pass per l’ingresso a bar, ristoranti, piscine e palestre, ma soprattutto per il trasporto locale. Non verrà richiesto neanche il tampone negativo per l’ingresso.
Per quanto riguarda, invece, aerei, treni e navi, non verrà più richiesto il Green Pass, ma il governo starebbe vagliando la possibilità di richiedere un tampone negativo.
Dal primo aprile decade anche l’obbligo di Green Pass, sia base che rafforzato, per le strutture ricettive, come hotel e alberghi. Ma non verrà richiesto neanche per:
- Servizi alla persona;
- Sport all’aperto;
- Musei, mostre e luoghi della cultura (anche al chiuso);
- Negozi e attività commerciali;
- Uffici pubblici, banche, poste;
- Sagre e fiere;
- Impianti di risalita all’aperto;
- Spettacoli e feste all’aperto;
- Cerimonie pubbliche.
Sempre dal primo aprile, diremo addio alla quarantena in caso di contatto con un soggetto positivo (anche non vaccinato) a scuola. Si starebbe vagliando anche la possibilità di sostituire la mascherina FFP2 con la mascherina chirurgica, ma su questo ultimo punto, avremo notizie più precise al momento dell’uscita del decreto.
Aumenta anche la capienza degli stadi (all’aperto e al chiuso) e delle discoteche all’aperto, che potranno ritornare al 100%; per quanto riguarda gli eventi al chiuso negli stadi, però, verrà richiesto l’obbligo di mascherina.
Primo maggio
Secondo le indiscrezioni, dal primo maggio potremo dire addio all’obbligo di Green Pass al chiuso e non verrà più richiesto per:
- Bar e ristoranti;
- Mense e catering;
- Cinema, teatri, concerti, eventi sportivi;
- Università;
- Centri benessere, sport e spogliatoi;
- Convegni e congressi;
- Corsi di formazione e centri culturali;
- Concorsi pubblici.
Dal primo maggio, inoltre, terminerebbe l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 ai concerti e negli stadi.
Attualmente si sta discutendo riguardo l’eliminazione del Green Pass al lavoro: il governo potrebbe optare per l’eliminazione delle sanzioni agli over 50 senza vaccino, ma alcuni esponenti del Governo spingono per anticipare la misura al primo aprile.
Primo giugno
Dal primo giugno potremo dire addio all’obbligo di mascherina FFP2 nei mezzi di trasporto pubblico locale, funivie, palestre e altri sport al coperto e per aerei, treni e navi.
Inoltre, dovrebbe aumentare anche la capienza delle discoteche al chiuso, passando definitivamente al 100%.
15 giugno
Il 15 giugno, infine, ci sarebbe lo stop all’obbligo vaccinale per:
- Medici, infermieri, operatori delle RSA;
- Insegnanti e personale scolastico;
- Lavoratori del comparto della difesa, della sicurezza e del soccorso pubblico;
- Personale della polizia locale, servizi segreti e polizia penitenziaria.
Diremo addio anche all’obbligo di Green Pass per gli over 50, che non saranno più costretti a presentare la certificazione verde per andare a lavoro.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it