Con l’arrivo del nuovo Reddito di Cittadinanza, ovvero la Garanzia per l’Inclusione, ecco come cambia il calcolo Isee.
Come cambia il calcolo Isee: dopo l’annuncio, il nuovo Reddito di Cittadinanza cambia nome. Non si chiamerà più Mia, bensì Garanzia per l’Inclusione e includerà 709mila nuclei familiari, per una spesa poco superiore ai 5,3 miliardi di euro.
Oltre al contributo, ci saranno anche altre misure, come la Prestazione di accompagnamento al lavoro e la Garanzia per l’attivazione lavorativa.
Si tratta di una serie di provvedimenti contenuti nella bozza del decreto di riforma del Reddito di Cittadinanza, sul quale sta lavorando il Governo.
Vediamo come funzionerà la nuova misura e come cambierà il calcolo Isee.
Come cambia il calcolo Isee con la Garanzia per l’Inclusione
La Garanzia per l’Inclusione è il nuovo aiuto economico, previsto dal decreto sul Lavoro, che fissa nuovi requisiti Isee, più restrittivi rispetto a quelli per il vecchio Reddito di Cittadinanza.
Per accedere al nuovo beneficio economico, la soglia dell’indicatore della situazione economica sarà di 7200 euro e non più di 9360 euro, con una riduzione della platea di beneficiari.
Sarà modificata anche la scala di equivalenza, sulla quale vengono determinati sia la soglia del reddito per accedere al beneficio e sia l’ammontare del sussidio. Così come per il Reddito di Cittadinanza, funzionerà tutto tramite punteggio e più sarà alto e più sarà alta la prestazione economica.
Quali saranno i nuovi punteggi
I componenti adulti, oltre il primo, avevano un punteggio di 0,4. Con la nuova misura, invece, il punteggio si otterrà solo se il componente maggiorenne ha carichi di cura (ovvero figli sotto i tre anni di età o persone da accudire con disabilità gravi o non autosufficienti).
Negli altri casi, non ci sarà alcun punteggio aggiuntivo, rispetto a quello che spetta all’intero nucleo familiare, ovvero 1.
I minori avranno un valore di 0,15 fino al secondo e di 0,10 oltre il secondo (nel Reddito di Cittadinanza, il valore era sempre 0,2).
Le persone con disabilità o gli over 60 avranno un punteggio autonomo di 0,4.
Per accedere alla misura, la casa di abitazione deve avere un valore massimo, ai fini IMU, di 150mila euro, mentre gli altri immobili posseduti devono avere lo stesso valore previsto per il Reddito di Cittadinanza.
Le altre politiche attive per il lavoro
Per i beneficiari del Reddito che, al momento della scadenza dei 7 mesi, hanno sottoscritto un patto per il lavoro e sono stati inseriti in misure di politica attiva, c’è la Prestazione di accompagnamento al lavoro.
Si potrà richiedere dal 1° settembre e varrà 350 euro al mese.
Secondo le stime, la misura interesserà circa 213mila persone.
Per i soggetti tra i 18 e i 59 anni, che vivono in condizioni di povertà assoluta, con un valore Isee inferiore ai 6mila euro, è prevista la Garanzia per l’attivazione lavorativa, sempre del valore di 350 euro.
È previsto anche un inasprimento delle sanzioni per chi dichiara il falso e per chi truffa col reddito: sono previste, infatti, pene fino a 6 anni di carcere.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it