“L’Anci con i suoi Comuni è la casa del patrimonio sociale e culturale del nostro Paese. Il progetto, che oggi la Lega di Serie B presenta nella sede dell’associazione, valorizza il nostro ruolo e sarà l’occasione per dare visibilità alle bellezze di quei territori troppe volte nascosti a vantaggio dei grandi eventi mediatici”. Lo ha detto il delegato Anci alle Politiche giovanili e sport Roberto Pella, intervenuto nel corso della presentazione del progetto “B Italia” la piattaforma della Lega calcio della serie cadetta per la valorizzazione territoriale.
Il progetto si articola in cinque moduli (scuolla e formazione, socialità e territorio, ambiente e apesaggio, arte e cultura, tipicità e alimentazione) ognuno dei quali produrrà iniziative da realizzare nei 22 Comuni che hanno una squadra iscritta al campionato di serie B.
“Nei Comuni è centrale la vicinanza tra istituzione e società sportive – ha detto Pella – perché il calcio non è solo risultato ma una pratica che punta ad aumentare la socializzazione nelle comunità e a dare visibilità alle bellezze delle nostre città”. Per far questo però servono impegno, programmazione e risorse. “Da tempo – ha infatti sottolineato il delegato Anci – chiediamo con forza di assumere un ruolo centrale per valorizzare i nostri territori tramite lo Sport. Questo progetto, con il seguito mediatico che il calcio si porta dietro, può di certo aiutare a far sentire la nostra voce a Regioni e Governo. Le piccole realtà sono piene di tesori, tutti insieme possiamo concorrere a valorizzarle e farle conoscere”.
Nello specifico, il primo progetto a partire sarà “Un giorno per la nostra città”, relativo al primo macro tema, quello della socialità in rapporto con il territorio. Si tratterà di dedicare un giorno al mese (da febbraio a maggio) ad iniziative in favore di bambini, anziani, disabili e decoro urbano. A metterle in atto saranno tesserati, i dipendenti e i collaboratori che realizzeranno eventi contemporanei nelle 22 città con squadre iscritte al campionato di Serie B.
Sempre a febbraio, entrerà nel vivo la seconda edizione di “Regoliamoci”, elaborata con l’Aic (associazione arbitri) e dedicata a scuola e formazione. Il progetto si focalizzerà sulla promozione delle regole del calcio per gli studenti delle scuole elementari e medie inferiori, a cui si uniranno momenti conoscitivi, sul rispetto delle regole e sul contrasto di tutti i tentativi di minare la credibilità del gioco del pallone.
Una presentazione a parte, infine, sarà dedicata il 20 febbraio a Siena agli altri temi (ambiente e apesaggio, arte e cultura, tipicità e alimentazione), nella quale si proporranno iniziative finalizzate, tra l’altro, alla promozione turistica e al modo migliore di seguire la propria squadra in trasferta, magari abbinando visite culturali nelle città ospitanti.
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“Valorizzare il rapporto tra calcio e territorio vuol dire far convivere la doppia dimensione del calcio fatta di globalizzazione e valorizzazione del particolare. Non c’e calcio senza identità territoriale”. Lo ha detto il presidente della Figc Giancarlo Abete intervenuto alla presentazione nella Anci del progetto “B Italia”, la piattaforma della Lega cadetta per la valorizzazione territoriale.
“Come federazione – ha detto Abete – seguiamo questo lavoro con attenzione perché la Serie B rappresenta la saldatura tra Serie A e Lega Pro e progetti di questo genere sono centrali per puntare su asset centenari rappresentati dai Comuni che ospitano la serie cadetta. In questo – ha concluso il presidente della Figc – un partner come Anci è fondamentale”.
“In Anci ci sentiamo a casa nostra perché la collaborazione tra Lega Serie B e amministrazioni comunali è costante. Ai Comuni chiediamo di aiutare il calcio ad arrivare sui territori e concretizzare i tanti progetti che sul settore delle infrastrutture e del sociale la Lega Serie B ha in programma”. E’ questo invece il commento del presidente della Lega Calcio di B, Andrea Abodi, secondo il quale l’incontro in Anci “vuole testimoniare l’attenzione e il valore che la Lega Serie B attribuisce dei territori, una ricchezza di saperi e tradizioni. Il campionato cadetto, salvo eccezioni, non rappresenta i grandi palcoscenici del calcio globalizzato, tuttavia testimonia il calcio dei luoghi, con le proprie caratteristiche e particolarità che sono il tesoro di maggior sostanza del nostro Paese”, ha concluso Abodi.
FONTE: Anci