Busta Arancione INPS 2018: è in arrivo. Parte in questo periodo la comunicazione che l’Istituto provvede a spedire a milioni di contribuenti, al fine di informarli di quanto sarà il loro assegno pensionistico una volta raggiunti i requisiti per il pensionamento.
Dopo le ultime riforme, la pensione dipende da fattori che difficilmente il singolo riesce a controllare. L’entità dell’assegno, con il passaggio al contributivo, è strettamente collegata alla carriera che si farà, alla crescita del Paese, alle dinamiche demografiche che incidono sia sul parametro di calcolo sia sulla data della pensione.
Il risultato di “Busta Arancione INPS 2018” è dunque un’ indicazione, passibile di variazioni anche rilevanti, a seconda dei numerosi fattori che possono incidere negli anni a determinarla.
Busta Arancione INPS 2018
Entro fine anno – stando all’annuncio del Presidente Inps Boeri – ad un milione di lavoratori arriverà l’estratto contributivo con la simulazione dell’importo della pensione futura. Il calcolo tiene conto della somma versata con i contributi, della retribuzione attesa e della presunta data di uscita dal mondo del lavoro.
Il servizio permette di simulare quale sarà presumibilmente la pensione al termine dell’attività lavorativa. Il calcolo si basa sulla normativa in vigore e su tre elementi fondamentali: età, storia lavorativa e retribuzione/reddito.
A chi è rivolto
Possono usufruire del servizio:
- i lavoratori con contribuzione versata al Fondo pensioni lavoratori dipendenti;
- i lavoratori con contribuzione versata alla Gestione Separata;
- gli iscritti alla Gestione Dirigenti di aziende industriali;
- i lavoratori con contribuzione versata agli altri fondi e gestioni amministrate dall’INPS.
Come funziona
- controllare i contributi che risultano versati in INPS e comunicare all’Istituto i periodi di contribuzione mancanti tramite la funzionalità di segnalazione contributiva;
- conoscere la data in cui si matura il diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata;
- calcolare l’importo stimato della pensione “a moneta costante”, cioè a prescindere dall’andamento dell’inflazione;
- ottenere una stima del rapporto fra la prima rata di pensione e l’ultimo stipendio (tasso di sostituzione);
- ipotizzare la sospensione del lavoro, inserendo la data in cui interrompere l’attività lavorativa;
- modificare la previsione del PIL futuro (+1,5% oppure +1% di incremento annuo nel medio-lungo termine) e il proprio andamento retributivo/reddituale annuale (da 0% – assestato a 5% – brillante);
- scegliere il fondo su cui basare la simulazione.
Il servizio consente inoltre di costruire la propria futura pensione confrontando diversi scenari ed effettuando delle simulazioni. È possibile:
- verificare l’incidenza di retribuzioni diverse modificando la retribuzione dell’anno in corso e l’andamento percentuale annuo;
- stimare l’effetto economico di un posticipo variando la data di pensionamento;
- combinare le variabili della retribuzione e della data di pensionamento.
La valutazione del servizio “La mia pensione futura; permette di vedere i risultati del questionario di chi ha simulato la propria futura pensione.
Per maggiori informazioni è possibile guardare il video di presentazione del progetto da parte del Presidente dell’INPS Tito Boeri e consultare il materiale relativo alla conferenza stampa INPS-AgID del 17 marzo 2016 dal titolo “Cittadino digitale, SPID e Busta arancione”.