Artenova e TorinoSpettacoli presentano il loro nuovo spettacolo, “Buoni o Cattivi?”, un intrigante viaggio nella dualità tra bene e male.
La drammaturgia di Riccardo Barbera e la regia di Gino Auriuso conducono il pubblico attraverso uno zibaldone semiserio, un’escursione che si snoda tra storia, letteratura, parodia e teatro classico, portando sul palco personaggi ispirati alle Sacre Scritture, Boccaccio, Shakespeare e Woody Allen.
Il cuore dello spettacolo è la perpetua lotta tra buoni e cattivi, un confronto che attraversa le epoche, dalle origini del mondo fino al futuro. Aprendo uno spiraglio nell’eterna domanda: nell’era della relatività, ha ancora senso categorizzare il mondo in termini di bene e male? Un’analisi che mette in discussione le certezze, poiché, in fondo, il buono può risultare insopportabile quanto il cattivo è ridicolo. Il punto di vista diventa cruciale: ogni nemico ha il suo nemico malvagio, trasformando la prospettiva in un caleidoscopio di sfumature.
In questo secolo dei dubbi, dove la comunicazione ci inonda con messaggi contraddittori, la distinzione tra bene e male diventa sempre più sfumata. Chi sono davvero i buoni e i cattivi? Franco Oppini, Miriam Mesturino e Gino Auriuso si alternano e si intrecciano sul palco, esplorando il teatro e la letteratura di tutti i tempi.
Una carrellata che scandaglia l’eterno contrasto tra il bene e il male, reinterpretando sfide epiche come Caino/Abele e Batman/Joker, e portando in scena brani di autori illustri, da Shakespeare a Woody Allen, da Boccaccio a Pirandello.
Lo spettacolo si distingue per il ritmo incalzante, l’ironia imperante e i momenti di pura e intensa teatralità. “Buoni o Cattivi?” invita il pubblico a riflettere sulle sfumature della moralità e a mettere in discussione le categorie tradizionali. In un’epoca di incertezza, dove il bene e il male si svelano in forme sempre più sfaccettate, lo spettacolo offre uno sguardo arguto e divertente sulla complessità delle relazioni umane e dei conflitti morali.
Qui trovate la locandina e le informazioni principali dello spettacolo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it