L’arrivo del 2025 porta con sé un nuovo pesante carico per le famiglie italiane, con rincari che si faranno sentire su diversi fronti: l’analisi dell’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori.
Secondo le stime dell’associazione dei consumatori infatti il prossimo anno vedrà un aggravio medio di 912,20 euro per nucleo familiare. Una cifra significativa che alimenta le preoccupazioni di cittadini e osservatori economici.
La stangata dei rincari per il 2025 sulle famiglie
Il 2025 si preannuncia come un anno complesso per il potere d’acquisto degli italiani: scopriamo meglio quali saranno i settori più colpiti dagli aumenti.
Energia: tariffe in rialzo
Le prime avvisaglie della stangata si sono già manifestate con l’annuncio di un aumento del 18,2% delle tariffe dell’energia elettrica per il primo trimestre 2025, colpendo in particolare i clienti vulnerabili. A questa notizia si aggiunge l’incertezza legata al gas, il cui prezzo resta elevato rispetto ai livelli pre-conflitto in Ucraina. La scadenza degli accordi sul trasporto del gas tra Russia e Ucraina rischia inoltre di spingere ulteriormente verso l’alto i costi, influenzando le spese delle famiglie.
Incrementi diffusi
Non solo energia: l’aumento dei costi si estenderà a molteplici settori, compresi alimentazione, assicurazioni, trasporti e scuola. Unica nota positiva è l’assenza di rincari sui pedaggi autostradali, grazie al ritiro di un emendamento che avrebbe introdotto un incremento dell’1,8%.
Settore per settore: le cifre degli aumenti
Ecco nel dettaglio le principali voci di spesa che peseranno sui bilanci familiari:
- Alimentazione: +288 euro (+3,70%)
- Assicurazioni auto: +59 euro (+3,86%)
- Costi bancari: +14,60 euro (+1,94%)
- Trasporti: +98,60 euro (+1,73%)
- TARI: +18,40 euro (+2,74%)
- Tariffe luce e gas: +168,90 euro (+6,89%)
- Acqua: +18,90 euro (+2,74%)
- Tariffe professionali e artigiane: +49,90 euro (+2,19%)
- Prodotti e servizi per la casa: +74 euro (+2,26%)
- Scuola (mense e libri): +21,40 euro (+3,66%)
- Prestazioni sanitarie: +36,90 euro (+2,64%)
- Ristorazione: +51,60 euro (+3,09%)
- Comunicazioni: +12 euro (+1,56%)
Il peso dei rincari sulle famiglie
Il panorama economico del 2025 si profila quindi complicato per molte famiglie, già provate da anni di continui aumenti. Questi rincari potrebbero portare a un’ulteriore contrazione dei consumi, con ripercussioni sull’intero sistema economico.
Interventi attesi ma assenti
In un contesto tanto critico, secondo Federconsumatori ci si sarebbe aspettati interventi significativi da parte del Governo per alleviare il peso delle spese sui cittadini. Tuttavia, le misure contenute nella manovra finanziaria per il nuovo anno appaiono insufficienti. Tra le azioni considerate urgenti dagli esperti figurano:
- La rimodulazione dell’IVA sui beni di prima necessità, con un risparmio stimato di oltre 531 euro annui a famiglia.
- La riforma degli oneri di sistema sulle bollette energetiche, spostandoli sulla fiscalità generale.
- La creazione di un Fondo contro la povertà energetica e alimentare.
- Maggiori aiuti per le spese scolastiche e universitarie, per garantire il diritto allo studio.
- Un aumento degli investimenti nella sanità pubblica.
- Misure strutturali per ridurre le disuguaglianze, tra cui una riforma fiscale equa, la rivalutazione delle pensioni e il rinnovo dei contratti.
Tassazione e contrasto all’evasione
Per finanziare queste iniziative, si renderebbe necessario un intervento deciso sulla tassazione degli extraprofitti e un piano concreto per combattere l’evasione fiscale. Entrambi, per ora, restano obiettivi annunciati ma non concretizzati.