Le cronache degli ultimi anni riportano, in prossimità dei festeggiamenti natalizi e di fine anno, incidenti legati all’utilizzo degli artifizi e dei botti da divertimento, a causa di un uso improprio o della vendita illegale di tali prodotti.
Anche quest’anno l’Anci, nello scorso mese di novembre, ha indirizzato ai Comuni italiani una lettera a firma del Segretario Generale, ponendo particolare attenzione alle misure di contrasto alla vendita di prodotti contraffatti e, più in generale, al contrasto al mercato illegale dei botti. Tale azione si inserisce nell’ambito di un approccio complessivo al fenomeno finalizzato alla riduzione del rischio per un uso improprio. Su questa base l’Associazione sta proseguendo il dialogo con gli operatori del settore, per diffondere un utilizzo consapevole dei fuochi d’artificio, con prodotti legali, e rispettosi delle persone, degli animali e dell’ambiente per un divertimento sicuro.
I Comuni italiani hanno cercato di concentrare l’attenzione dei cittadini sul tema, ciascuno secondo la propria sensibilità. Alcuni lo hanno fatto attraverso l’utilizzo delle ordinanze sindacali, altri attraverso i Regolamenti comunali, con l’obiettivo di assicurare maggiori livelli di sicurezza nelle città ed evitare il possibile utilizzo degli articoli pirotecnici da parte di minori nonché l’utilizzo improprio da parte di coloro che non conoscono la pericolosità di alcune tipologie di prodotti la cui vendita non è libera ma richiede il possesso di specifici requisiti.
Di seguito, si propongono delle informazioni utili sulle diverse categorie di fuochi d’artificio, indicazioni per un comportamento consapevole, nonché immagini di prodotti illegali.
Le categorie di fuochi artificiali e le limitazioni alla vendita